sicilia comuni arancione

Palermo e 50 città siciliane in zona rossa. Ecco le regole…

O da una parte o dall’altra sarà zona rossa, è inevitabile. Lo vogliono tutti, dal sindaco Orlando al presidente Musumeci. L’unico che potrebbe avere qualche perplessità è il Governo, nella persona del Ministro alla Salute, Speranza. Questione di soldi e di ristori…

Sintetizzando possiamo dire che se non sarà una decisione presa a livello nazionale, sarà un’ordinanza del presidente Musumeci a dichiarare la Sicilia zona rossa. Se non per intero, in larga parte. Ed è una decisione attesa per oggi, molto probabilmente.

Autocertificazione: il pdf da scaricare per spostarsi

Da domenica una cinquantina di comuni siciliani saranno zona rossa e fra questi, ovviamente , c’è Palermo, come chiesto anche dal sindaco Orlando a gran voce. Marsala andrebbe a fare compagnia in roso a Palermo e Messina mentre Trapani e Catania diventerebbero zone arancioni.

A livello nazionale, la Lombardia finirebbe in zona rossa, Abruzzo, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana e Valle d’Aosta, in zona gialla mentre tutto il resto d’Italia finirebbe i zona arancione. Queste almeno le ultime indicazioni che trapelano dal Governo.

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Cosa significa zona rossa?

Palermo e 50 città siciliane in zona rossa. Ecco le regole… – Le restrizioni sono relative soprattutto agli spostamenti, alla chiusura dei negozi e delle attività di ristorazione.

Gli spostamenti saranno molto limitati e non si potrà uscire di casa se non per lavoro o precise esigenze. Tuttavia si potrà andare a vare visita, solo una volta al giorno, a parenti o amici residenti nel proprio comune. Divieto di uscire dal comune e dalla regione.

Pub, bar e ristoranti chiusi e potranno lavorare solo per l’asporto, fino alle 18.00.

Palestre, piscine, cinema e musei chiusi. Attività sportiva solo all’aperto e in forma individuale vicino la propria abitazione.

Negozi tutti chiusi tranne alcuni che vi presentiamo a seguire:

alimentari, farmacie, edicole, tabacchi, parafarmacie.
negozi di informatica, benzinai, ferramenta, cartolerie, negozi per bambini (incluso abbigliamento e scarpe), concessionarie auto, negozi di giocattoli, fiori, negozi per animali, lavanderie, pompe funebri, barbieri e parrucchieri.

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