TuttoSport - L’Avellino fa paura. E il Palermo rischia

L’Avellino fa paura. E il Palermo rischia

Il 2-2 allontana i siciliani dalla vetta. Rosso a Diakite

Va a segno Biasci. Ranocchia e Pohjanpalo rimontano, quindi Palumbo. Poi Joronen para tutto

Questi i titoli di TuttoSport, oggi in edicola.

L’articolo di Carmine Roca

Cuore, intensità e coraggio: l’Avellino esce dal confronto con il Palermo con la sensazione di aver lasciato per strada qualcosa in più di un semplice pareggio. Al Partenio-Lombardi finisce in parità una gara vibrante, nella quale i biancoverdi mostrano personalità e qualità, mentre i rosanero confermano il loro rammarico per un tabù che continua a pesare, quello delle vittorie sul terreno sintetico.

L’Avellino blocca il Palermo

L’approccio del Palermo è inizialmente convincente, con Pohjanpalo subito pericoloso, ma l’illusione dura poco. L’Avellino prende in mano il gioco con un palleggio rapido e preciso, costringendo la squadra di Inzaghi a rincorrere. Missori e Sounas dominano sugli esterni, dando ritmo e profondità alla manovra irpina. Il gol del vantaggio arriva nel finale di primo tempo proprio da una loro iniziativa: rasoterra di Missori e piatto vincente di Biasci, che conferma il suo feeling speciale contro i rosanero.

Prima dell’intervallo si registrano un’occasione per parte, con Palmiero e Le Douaron fermati da due interventi decisivi dei rispettivi portieri. Nella ripresa l’Avellino ha subito la chance per raddoppiare, ma Tutino spreca a tu per tu con Joronen. Il Palermo, scampato il pericolo, trova coraggio e capitalizza due disattenzioni difensive: prima il pareggio di Ranocchia sulla respinta di Daffara, poi il rigore trasformato da Pohjanpalo dopo il tocco di mano di Fontanarosa, confermato dal Var.

Reazione irpina nel finale

Sembra l’inerzia definitiva per i siciliani, ma l’Avellino reagisce con orgoglio. Biancolino inserisce forze fresche in attacco e il pareggio arriva con una prodezza di Palumbo, che su cross di Russo inventa una sforbiciata spettacolare, mentre il Palermo resta in dieci per l’espulsione di Diakité. Nel finale i biancoverdi spingono ancora, ma Joronen si oppone con due interventi decisivi, blindando un pareggio che lascia più rimpianti all’Avellino che al Palermo.

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