Palermo, l’identikit dell’avversario: il focus sull’Avellino
Il Palermo torna all’opera nel corso del weekend con la sfida complicata sul campo dell’Avellino. I lupi biancoverdi sono una delle matricole di questa Serie B 2025/26 e stanno ben figurando nel corso della stagione, nonostante qualche dato possa essere allarmante per i tifosi irpini. Andiamo ad analizzare per bene l’andamento dei campani.
Palermo, l’identikit dell’avversario: il focus sull’Avellino
L’Avellino attualmente siede in dodicesima posizione, con 20 punti conquistati in 16 partite, frutto di 5 vittorie ed altrettanti pareggi. 18 i gol segnati (media di 1,1 gol a partita) e ben 27 quelli subiti. I biancoverdi, infatti, non spiccano per solidità difensiva: escludendo il Pescara, sono la squadra che ha subito più gol in campionato (a pari merito con il Bari che già ha disputato la sua gara settimanale contro il Catanzaro). Nonostante ciò, gli irpini hanno costruito un bottino di punti che, attualmente, consente a Biancolino di tirare qualche sospiro di sollievo.
Il credo tattico di Biancolino
Quando era giocatore, lo chiamavano il “Pitone“: Raffaele Biancolino è stato uno dei più classici attaccanti di provincia, con più di 100 presenze in cadetteria tra Ancona, Avellino, Venezia e Messina con 24 reti a referto. Il ritorno in Irpinia è coinciso con il suo debutto da allenatore in Serie C e, dopo la vittoria del Girone C al termine di una serratissima lotta con l’Audace Cerignola, successivamente anche in Serie B.
Il suo credo tattico non ha un dettame fisso: la formazione più utilizzata è stato il 4-3-1-2, ma nelle ultime settimane il tecnico partenopeo ha preferito maggiormente la difesa a tre. Nel corso della settimana, questa opzione è stata quella più avallata dai quotidiani vicini alla formazione biancoverde: il rientro di Favilli e un centrocampo folto con l’ingresso di Besaggio potrebbe favorire una maggior solidità difensiva. A prescindere, l’Avellino è una di quelle squadre dure a morire: diversi gli incontri terminati con più di 7 gol siglati tra le due parti (due le vittorie per 4-3 contro Carrarese e Reggiana).
Cosa deve fare il Palermo per vincere al Partenio
Ai rosanero servirà una gara solida, un fac-simile della sfida vinta contro la Sampdoria. L’Avellino è una squadra che sa come segnare, ma ha molte difficoltà a chiudersi a riccio e non crediamo che lascerà facilmente il pallino del gioco al Palermo. Per gli uomini di Inzaghi, un occhio particolare deve andare a Tommaso Biasci: bestia nera dei palermitani, di cui già abbiamo parlato in questo articolo, è già a quattro gol in campionato. Limitarlo sarà un ottimo punto di partenza per stemperare la potenza di fuoco biancoverde. Occhio anche al manto sintetico del Partenio che, storicamente, è un problema per il Palermo.
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