CorSport – Palermo, Inzaghi punta al poker  

Il Palermo cerca il poker “storico”: la scia che profuma di promozione

Quattro vittorie consecutive nell’era City Group non si sono ancora viste. Eppure, quando il Palermo ha infilato strisce simili, spesso ha finito per cambiare categoria: nella primavera 2022 il filotto con Baldini aprì la strada ai playoff “magici” della promozione in B; più di dieci anni fa, i sei successi in serie dei rosanero di Iachini furono il sigillo sul ritorno immediato in Serie A. Oggi Inzaghi prova a riscrivere il copione, anche se continua a “guardare altrove”: «Non bado alla classifica, ma alla crescita della squadra», ripete alla vigilia della sfida con l’Avellino.

Il tecnico insiste sulla maturità: gestione migliore del pallone, meno frenesia, continuità dopo lo slancio. E difende chi è esploso nelle ultime settimane, come Ranocchia e Le Douaron, “cresciuti con fiducia e non con critiche”.

Restano i nodi di formazione: Pierozzi è out per sovraccarico, senza lesioni, e Inzaghi valuta Diakité o Gyasi, di rientro dopo oltre due mesi; l’ultima prova indica Bereszynski esterno e Peda nei tre dietro. Davanti, però, non si discute: Pohjanpalo è la certezza. Contro la Samp ha festeggiato 100 presenze in Serie B e ora vuole allungare la corsa da capocannoniere, dopo due trasferte di fila a segno. Avellino, per lui, è un debutto: l’occasione perfetta per aggiungere un’altra tacca alla lista.