Addio Ido Sgrazzutti, vecchia gloria di Udinese e Palermo
Esordì marcando Riva, una vita ad Udine intervallata da diversi anni in Sicilia.
Questi i titoli de Il Messaggero – Veneto, oggi in edicola.
L’articolo di Elisa Michellut
Il calcio italiano saluta Ido Sgrazzutti, scomparso all’età di 78 anni. Storico pilastro dell’Udinese, con cui ha collezionato 173 presenze diventandone anche capitano, Sgrazzutti è stato una figura di riferimento non solo per le Zebrette, ma anche per il Palermo, club con cui ha vissuto una fase significativa della propria carriera.
Addio Ido Sgrazzutti
Nato a Flumignano di Talmassons nel 1947, Sgrazzutti esordì in Serie A il 24 febbraio 1969 in una partita rimasta nella memoria di molti tifosi: Palermo-Cagliari, con il giovane difensore chiamato a marcare Gigi Riva, uno dei più grandi attaccanti della storia del calcio italiano. Una prova di personalità e coraggio che ne fece subito apprezzare le qualità, nonostante la giovane età.
Fu proprio il Palermo ad acquistarlo nel 1968, riconoscendo in lui un difensore affidabile, duro ma corretto, capace di interpretare il ruolo con intelligenza tattica. In maglia rosanero Sgrazzutti visse alcune delle stagioni più significative della sua carriera, contribuendo al percorso che portò il club a stabilizzarsi in Serie A all’inizio degli anni Settanta. La sua esperienza in Sicilia rimase una parentesi importante, che lui stesso ricordava con affetto per l’ambiente e per il calore della tifoseria.
Il ritorno ad Udine post Palermo
Dopo l’avventura palermitana tornò a Udine, dove divenne una bandiera bianconera tra il 1973 e il 1976, fino alla fine della carriera da calciatore. Terminato il percorso sul campo, Sgrazzutti si dedicò alla crescita dei giovani, lavorando come allenatore e trasmettendo valori sportivi e umani a intere generazioni.
Ieri, al Bluenergy Stadium, è stato ricordato con commozione prima della gara contro il Napoli. Palermo e Udinese, due città legate dal suo percorso, lo salutano oggi con riconoscenza. Sgrazzutti lascia un ricordo fatto di professionalità, passione e umanità, qualità che lo hanno reso una figura amata ben oltre il rettangolo di gioco.
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