CorSport – Inzaghi chiede una svolta

Palermo, Inzaghi alza il muro: «Prima l’anima, poi i sogni di Serie A»

Prima costruire un’anima, poi pensare in grande. Pippo Inzaghi fotografa così il momento del Palermo, ammettendo che la squadra è ancora lontana dall’essere davvero “sua”. La città, però, ha fretta e sogna la A: le prime incertezze hanno già riacceso pessimismo e sfiducia, amplificati dall’eco dei social. Il tecnico fa da scudo, difende il gruppo ma non nasconde i limiti emersi: pensava di essere più avanti nel percorso, invece alle prime difficoltà sono riapparsi “gli spettri del passato”.

La ricetta è chiara: più lavoro, ossatura forte, consapevolezza del peso della maglia rosanero. Inzaghi sprona lo spogliatoio – «società esemplare, tifosi di un’altra categoria, ora tocca a noi essere all’altezza» – e non esclude interventi sull’organico a gennaio se il livello non si alzerà.

Nessun caso disciplinare: Brunori resta capitano, la fascia a Bani a Chiavari è stata solo una scelta di leadership. Sul campo, il problema è mentale e pratico: troppi tiri, poche conclusioni nello specchio. Palumbo è destinato a entrare sempre più nel cuore del gioco, Vasic è l’emblema dei giovani da proteggere. Prima di tutto, però, il vero obiettivo è uno: diventare finalmente squadra.