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Aleesami: “A Palermo ho vissuto divinamente. Zamparini un gentlemen”

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Aleesami: “A Palermo ho vissuto divinamente. Zamparini un gentlemen”

L’ex giocatore del Palermo Haitaam Aleesami ha rilasciato un’intervista a Tuttosport in vista del prossimo impegno della sua attuale squadra, il Bodo Glimt, in Champions League contro la Juventus. Il norvegese ha ricordato diversi momenti della sua carriera in Italia, trascorsa tra le fila del PalermoEcco le sue parole.

I ricordi di Aleesami a Palermo

Sugli anni di Palermo“Bellissima città, ho vissuto divinamente. Si mangia bene, i tifosi sono caldissimi e allo stadio c’è un’atmosfera magica a prescindere dalla categoria. Stavo a Mondello, mi sono goduto il mare”.

Sulla sfida Norvegia-Italia“Nel primo tempo del match di San Siro l’Italia ha giocato molto bene, è difficile capire le differenze che non riguardano il campo. Sono i giocatori a fare la differenza: noi abbiamo un killer d’area di rigore come Haaland, ma anche giocatori capaci di saltare l’uomo come Nusa e Bobb, in Italia ce ne sono pochissimi. Noi siamo ossessionati dalla prestazione, pensiamo solo al modo di vincere. Voi pensate solo al risultato”.

Sull’esperienza in Serie A“Ho visto giocare squadroni come il Napoli di Sarri o la Juventus degli scudetti. Nella prima trasferta italiana, a San Siro contro l’Inter, capii di avercela fatta”.

Tra De Zerbi e Zamparini

Su De Zerbi“Mi ha cambiato la vita, subentrò a Ballardini. Lui è stato il miglior allenatore della mia carriera, mi ha insegnato tantissimo a livello calcistico e umano. Lavora sui dettagli come nessuno, mi ha dato coraggio e consapevolezza. Quando smetterò vorrei fare il suo stesso percorso”.

Su Zamparini“Sbranava gli allenatori, ma era un vero gentleman. L’ho sempre visto col sorriso stampato sul viso, inoltre non era l’unico ad avere poca pazienza con i tecnici”.

Sulle differenze tra la Sicilia e Bodo“A Palermo tra primavera ed estate ci si allenava alle 18. Qui colazione alle 9:15, un’ora dopo riunione e poi un’ora e un quarto di campo. Ci si allena con una intensità diversa: si lavora meno, ma meglio sul piano fisico. Dopo pranzo abbiamo la giornata libera”.

 

 

 

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