Accadde oggi: la prima volta del “picciriddu”
L’11 novembre del 2012 il Palermo affrontava al “Barbera” la Sampdoria per la 12ma giornata del campionato di Serie A. Le due squadre avevano iniziato male la stagione e navigavano nelle zone di bassa classifica. Nella squadra rosa allenata da Gian Piero Gasperini si stava facendo spazio un ragazzino di 18 anni appena arrivato dall’Argentina, con una faccia da bambino che gli valse subito il soprannome di “picciriddu“. Fino a quel momento aveva giocato solo cinque spezzoni di partita, ma quel giorno il tecnico torinese decise di lanciarlo dal primo minuto. Si chiamava Paulo Dybala, ed in quella partita realizzò al minuto 52 la sua prima rete in Italia, concedendo il bis al minuto 70. Quel giorno il pubblico palermitano capì di trovarsi davanti ad un fenomeno, uno di quei giocatori che vengono ricordati per sempre, celebrati nei ricordi dei tifosi che hanno avuto la fortuna di vederli dal vivo.
Una magia durata tre stagioni
L’avventura di Dybala in maglia rosa durò tre stagioni, con una retrocessione in Serie B seguita da un’immediata promozione in Serie A, l’ultima conquistata dal Palermo. Dopo 93 presenze e 21 reti all’ombra di Monte Pellegrino, fu acquistato dalla Juventus dove in sette stagioni ha fatto collezione di trofei. La sua carriera è stata tormentata da frequenti infortuni muscolari, che lo hanno costretto a saltare tantissime partite. Passato alla Roma nel 2022, in questa stagione ha ritrovato come tecnico quel Gasperini che lo aveva lanciato in Italia quando era solo un “picciriddu”.
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