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Juve Stabia-Palermo 1-0, le pagelle: rosa che disastro

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Juve Stabia-Palermo 1-0, le pagelle: rosa che disastro

Dopo una vittoria esaltante per 5-0 il Palermo di mister Inzaghi è tornato a perdere, questa volta contro la Juve Stabia. 1-0 al Menti, gol decisivo di Cacciamani. Ecco di seguito le pagelle della sfida.

Juve Stabia-Palermo 1-0, le pagelle

Portiere e difesa

Joronen 6: in occasione del gol non può molto. Dopo nemmeno un minuto deve intervenire su un tiro pericoloso di Mosti e risponde presente.

Bereszynski 5: il polacco non sembra entrare in partita sin da subito. Ha, banalmente, difficoltà nel rimanere in piedi e in una di queste occasioni quasi non favorisce la Juve Stabia. Dovrebbe dare esperienza ma fatica. Dal 71′ Corona 6: si vede con un ottima sponda che Pohjanpalo non trasforma in gol. Fa a sportellate e da fisicità all’attacco. Ci mette foga.

Bani 5: assegnare un’insufficienza a un giocatore del suo calibro è tutt’altro che usuale. Ma oggi più che a impostare, pensa a spazzare alla cieca il pallone è, soprattutto, non entra con forza e convinzione su Cacciamani. E i padroni di casa passano in vantaggio. Dal 46′ Peda 6: entra e non sembra essere in difficoltà su un campo che conosce bene. È pur vero che la Juve Stabia non attacca mai pericolosamente.

Ceccaroni 5,5: rispetto ai compagni di reparto non commette errori gravi ma anche lui fatica a contrastare gli attacchi della compagine stabiese.

Centrocampo e attacco

Pierozzi 4: nella gara con il Pescara è stato senza ombra di dubbio il migliore, oggi invece, ha faticato. In fase difensiva ha commesso un grave errore scivolando e concedendo la ripartenza vincente ad Abate e i suoi. In avanti il suo apporto è praticamente nullo, eccetto una sponda chiusa dalla difesa campana. Grossi problemi difensivi oggi per lui. Dal 76′ Diakité 6: entra e sprinta cercando di dare una mano su quella corsia.

Segre 4: il suo nome lo si sente raramente, forse nel corso della lettura iniziale delle formazioni. In campo non solo non trova spazi, ma non riesce neanche a dare il giusto apporto dal punto di vista fisico.

Ranocchia 3,5: assieme ai compagni di reparto è totalmente in balia degli uomini di Abate. Non riesce a impostare, sbaglia passaggi e anche controlli. In campo sembra quasi passeggiare. Prestazione altamente insufficiente. In un momento delicato lascia in dieci i suoi perché troppo nervoso. Il telecronista DAZN ha ragione: proteste condivisibili, non nel tono.

Palumbo 4: nervoso sin dai primi minuti di gara è impreciso in fase di impostazione. Dovrebbe salire in cattedra con qualità ma fa falli e non gioca il pallone come dovrebbe. A distanza di una settimana si è visto un altro giocatore. Dal 62′ Vasic 6,5: entra nettamente meglio di Palumbo e prova a dare brio a una squadra che però ha evidenti limiti in attacco così come a centrocampo. L’unico che punta l’uomo ed è realmente reattivo. Buon momento per lui.

Augello 5: assieme a capitan Brunori si fa sentire nel primo tempo. L’occasione più grande per il Palermo è il suo tiro a fil di palo al volo. Dalle sue parti la Juve Stabia fa più fatica a giocare e infatti preferisce farlo dall’altro lato. Manca però un apporto offensivo che faccia tremare la difesa stabiese. Nella ripresa calcia una punizione senza senso.

Brunori 6: nel corso dei primi quarantacinque minuti è tra i più positivi dei suoi. Raccoglie basso il pallone e prova anche a fare da regista a tratti, o almeno si improvvisa tale. Crossa in mezzo il pallone e deve lottare tra tante maglie gialloblu. Nella ripresa si vede sempre meno e poi viene sostituito. Dal 62′ Le Douaron 5: il francese è tutt’altro che irresistibile. Tocca pochissimi palloni e non crea alcun pericolo dal punto di vista offensivo.

Pohjanpalo 4: una partita incolore e insapore. Non gli arriva un pallone giocabile perché il centrocampo è inesistente e, di conseguenza, non si vede mai. Vedere un giocatore come lui in difficoltà perché dietro non c’è gioco fa davvero strano.

Allenatore

Inzaghi 4,5: il mister del Palermo è apparso convinto e voglioso alla vigilia del match. Non la squadra mandata in campo però, che ha costruito poco o nulla. Troppo nervosa, nonostante un arbitraggio rivedibile, e non in grado di giocare una palla pulita. Grossi limiti da affrontare.

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