Pescara, l’annata del miracolo nata “grazie” al… Palermo

Pescara, l’annata del miracolo nata “grazie” al… Palermo

Il Palermo è pronto ad accogliere al “Renzo Barbera” la squadra guidata da Vincenzo Vivarini. I rosanero hanno voglia di riscattare le due sconfitte consecutive contro Catanzaro e Monza, mentre la squadra abruzzese cerca la vittoria che manca da oltre sei gare di campionato.

Palermo e Pescara sono legate da un destino che potremmo definire quantomeno curioso. Grazie ad un fallimento dei siciliani, infatti, i Delfini hanno l’opportunità di vivere una stagione da sogno nella lontana annata calcistica 1986/87.

Dalla retrocessione al sogno: la rinascita dei Biancazzurri

La stagione 1986/87 del Pescara Calcio è rimasta impressa nella memoria dei tifosi come una delle più sorprendenti della storia biancazzurra. Dopo la retrocessione maturata sul campo nel campionato precedente, la squadra abruzzese venne inaspettatamente ripescata in Serie B a causa del fallimento del Palermo. Quello che sembrava un semplice colpo di fortuna divenne presto l’occasione per costruire qualcosa di straordinario.
Sotto la guida di Giovanni Galeone, il Pescara seppe trasformare la delusione in energia positiva, dando vita a un gioco brillante e offensivo che conquistò pubblico e critica.

Il Pescara e la cavalcata verso la Serie A

Il campionato 1986/87 vide il Pescara protagonista di una rimonta entusiasmante, culminata con la promozione in Serie A. Con un gruppo coeso e un allenatore capace di valorizzare ogni singolo elemento, la squadra mostrò un calcio moderno e coraggioso, basato su pressing e verticalizzazioni rapide.
L’impresa fu considerata un vero “miracolo sportivo”: un club che dodici mesi prima aveva assaporato l’amarezza della retrocessione riuscì, nel giro di una stagione, a conquistare il massimo campionato.
Paradossalmente, quel traguardo storico ebbe origine proprio da un evento negativo per un’altra squadra — il fallimento del Palermo — che spalancò al Pescara le porte di un destino inatteso.

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