Palermo, vincere per scacciare un fantasma non lontano

Palermo, se ci sei batti un colpo. Indispensabile una reazione e dimostrare che Catanzaro è stata solo una serataccia

Che dire? Da dove cominciare? Dalle necessità di classifica o dalla speranza di rivedere il Palermo di inizio stagione? Perché, è innegabile, nelle ultime settimane si è registrata una evidente involuzione, sul piano fisico, del gioco ma soprattutto nell’atteggiamento. E come se i rosanero avessero perso quelle certezze e quella autostima (da non confondere con presunzione) di inizio torneo. Non riescono più ad imporsi e a comandare la gara, hanno perso velocità e brillantezza. Sembrano cioè una squadra “normale”, una squadra come tante di questo torneo, quando invece sappiamo che l’organico rosanero vale molto di più di una qualsiasi partecipante a questa serie B.

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Ma a Catanzaro purtroppo tutto questo non si è visto e stasera è invece indispensabile mettere in campo tutto il potenziale, da tanti punti di vista. C’è da riprendere il cammino, c’è da stoppare un lanciato Monza, c’è soprattutto da scongiurare i fantasmi di un passato non troppo lontano. Perchè già nelle ultime stagioni, a fronte di un club considerato favorito per il buon organico, abbiamo registrato soltanto delusioni e contestazioni come gli ultimi mesi dello scorso torneo. Torniamo a Catanzaro e alla brutta prestazione che ha generato la meritata sconfitta, contro un avversario “normalissimo”.

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Una sconfitta può far bene. può essere quello schiaffo che sveglia dal torpore e ti far riattivare. Ti fa prendere provvedimenti. Certo il Palermo ambizioso e che sogna la promozione non può essere quello del Ceravolo. Lo sa Inzaghi che infatti in Calabria in sala stampa era nero. A Catanzaro ha detto che l’unica cosa da salvare era la classifica. Bene, stasera bisognerà lottare soprattutto per la classifica, per non fare scappare chi adesso precede e per dare un segnale preciso: contro la squadra di Aquilani è stato solo un passaggio a vuoto, il vero Palermo non è quello.  Non può essere quello altrimenti torniamo nel baratro della squadra di Dionisi, autentico incubo e timore dei tifosi rosanero.

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