Accadde oggi, 22 ottobre: il Palermo sbanca San Siro e vola in vetta!
Il 22 ottobre 2006 è una data che ogni tifoso rosanero conserva con orgoglio. Quel giorno il Palermo di Francesco Guidolin espugnò San Siro battendo il Milan per 2-0, agganciando l’Inter in vetta alla Serie A e scrivendo una delle pagine più belle della storia recente del club.
Il contesto era chiaro: il Milan di Carlo Ancelotti, reduce da buone prestazioni in Champions, cercava riscatto in campionato. Ma a Milano arrivò un Palermo maturo, compatto, organizzato e spietato.
Accadde oggi, Palermo: il colpo che fece tremare il Meazza
Guidolin scelse un 3-5-2 accorto ma coraggioso, con Biava dietro, Guana nella linea mediana e la coppia Amauri–Di Michele in avanti. I rossoneri rispondevano con Inzaghi e Gilardino, ma il Palermo mostrò subito equilibrio e personalità, tenendo testa a una delle corazzate del calcio italiano.
Nel primo tempo il Milan spinse senza trovare la via del gol: Inzaghi (proprio lui Filippo detto Pippo, oggi allenatore del Palermo) e Kakà provarono a creare pericoli, ma i rosanero si difesero con ordine e non rinunciarono a colpire. Al 14’ Corini scaldò i guanti di Dida con un tiro dal limite, mentre Di Michele sfiorò l’incrocio al 32’.
Bresciano e Amauri, la notte perfetta
Nella ripresa il Palermo cambiò marcia. Dopo pochi minuti, Diana tagliò la difesa rossonera come un bisturi e servì un pallone d’oro a Bresciano, che anticipò Nesta e scaricò un destro potente alle spalle di Dida: 0-1 e gelo a San Siro.
Al 6’, Simplicio colpì un palo che avrebbe potuto chiudere la partita, ma il raddoppio arrivò più tardi, con una delle immagini simbolo di quella stagione: Amauri fu il più rapido a ribadire in rete una respinta corta di Dida, firmando il 0-2 e scatenando la festa rosanero sotto il settore ospiti.
Il Milan, sfortunato e confuso, colpì due legni con Kakà e Pirlo, ma la sensazione era chiara: quella era la notte del Palermo.
Guidolin, con la sua organizzazione tattica e il carattere di un gruppo compatto, aveva costruito un capolavoro.
A fine gara, il Palermo volò in vetta alla classifica insieme all’Inter.
Un sogno diventato realtà, un simbolo di ambizione, orgoglio e identità.
San Siro ammutolito, Palermo in paradiso.
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