Mondiali 2026, una formula che danneggia le europee
I tornei di qualificazione ai Mondiali del 2026 sono entrati nella fase decisiva, in tutto il mondo. Sono 19 le squadre già qualificate alla rassegna iridata che si terrà fra Stati Uniti, Messico e Canada la prossima estate. Sarà la prima edizione della Coppa del Mondo ad ospitare ben 48 squadre, ma i criteri di qualificazione lasciano non poche perplessità. Per quanto riguarda la squadre europee, infatti, l’Uefa ha a disposizione 16 posti su 55 squadre partecipanti, praticamente una squadra ogni quattro riuscirà a qualificarsi. Inoltre, le nazionali del Vecchio Continente sono state divise in 12 gironi non tutti uguali, visto che alcuni sono da 4 squadre ed altri da 5, e poichè a qualificarsi direttamente è solo la vincitrice del girone, è chiaro che per alcune sarà più facile che per altre.
Guardando poi le altre confederazioni, salta subito all’occhio la diversa situazione in Sudamerica. Soltanto 10 squadre, che si affrontano in un mini torneo con partite di andata e ritorno, con le prime sei classificate che staccano il pass per i Mondiali. Inoltre, la settima va a giocare lo spareggio intercontinentale con squadre africane, asiatiche, caraibiche o dell’Oceania che non sono riuscite a qualificarsi nella loro zona, quindi un percorso molto agevole. In pratica, su 10 squadre sudamericane, 6 hanno la certezza di andare ai Mondiali, ed un’altra dovrà fare solo un piccolo sforzo in più.
Per le sudamericane è una passeggiata
Il girone di qualificazione in Sudamerica si è già concluso, dominato ovviamente dall’Argentina. A seguire la sorpresa Ecuador, la Colombia terza, ed Uruguay, Brasile e Paraguay che sono arrivate tutte e tre a pari punti. La Bolivia, settima, giocherà invece lo spareggio intercontinentale. Sarebbe bastato un posto disponibile in meno, e una tra Uruguay, Brasile e Paraguay sarebbe rimasta a casa. Quindi, mentre in Europa ci sono Italia, Svezia o Belgio che corrono il rischio concreto di non andare ai Mondiali, perchè dovranno affrontare i playoff, ad una squadra come la Bolivia basterà vincere un paio di partite contro una nazionale di qualche isoletta dei Caraibi o del Pacifico. Il Sudamerica da sempre è considerato una delle culle del calcio mondiale, e le sue squadre hanno vinto più della metà dei Mondiali disputati fino ad oggi. Ma davanti ad una situazione del genere, è chiaro che qualcosa nei meccanismi di qualificazione andrebbe cambiata.
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