I bomber nelle squadre di Inzaghi: un tabù che continua?
Una curiosa tendenza accompagna la carriera da allenatore di Filippo Inzaghi: i suoi bomber faticano spesso a esplodere. A differenza di quanto ci si potrebbe aspettare da un ex centravanti di razza, le squadre guidate dall’ex attaccante azzurro non hanno quasi mai un attaccante capace di chiudere la stagione con numeri da cannoniere assoluto. Piuttosto, le squadre del tecnico piacentino portano tanti giocatori alla rete.
I numeri parlano chiaro. Nel Venezia che nella Serie B 2017/2018 si fermò alla semifinale playoff, eliminato proprio dal Palermo, il miglior cannoniere fu un centrocampista che i tifosi rosa conoscono bene, Leo Stulac, che siglò 7 reti, a pari merito con la punta Gianluca Litteri. Il Benevento 2019/20, che dominò il campionato cadetto, fu una vera cooperativa del gol. Il miglior realizzatore fu la punta Marco Sau con 13 marcature, poi il trequartista Nicolas Viola con 9 centri e l’ala destra Roberto Insigne, con 8 gol. In quella stagione Massimo Coda, uno che in Serie B ha fatto 136 gol vincendo due volte la classifica dei cannonieri, si fermò a 7 centri. Alla Reggina 2022/23 toccò invece al centrocampista Giovanni Fabbian guidare la classifica interna con 8 gol, mentre gli attaccanti restarono dietro. Lo scorso anno al Pisa, il capocannoniere è stato il trequartista Matteo Tramoni con 13 reti, seguito da Lind (8) e Moreo (7): ancora una volta nessun bomber da 20 gol, ma marcature distribuite.
Numeri che si ripeteranno a Palermo?
Lo stesso copione sembra ripetersi oggi al Palermo. Dopo cinque giornate, tra le punte il miglior realizzatore è Joel Pohjanpalo con 3 gol, mentre Matteo Brunori è ancora fermo a quota zero, Jeremy Le Duaron a 1 e il giovane Giacomo Corona a secco. Un dato che fa riflettere, anche se il finlandese si sta già confermando affidabile con una media discreta.
Da questi numeri è evidente che lo stile di Inzaghi privilegia la coralità, la partecipazione offensiva di esterni e centrocampisti, più che l’accentramento sul centravanti. Così i gol si distribuiscono e la squadra non dipende da un solo giocatore. Una scelta che può rendere il gioco meno prevedibile, ma che inevitabilmente pesa sulla media realizzativa dei bomber. Visti i risultati raggiunti, sembra che sia proprio questa la ricetta per vincere in Serie B, ed è quello che si augurano tutti i tifosi rosanero.
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