Lutto nel mondo del giornalismo: è morto Carlo Sassi

Lutto nel mondo del giornalismo: è morto Carlo Sassi

Carlo Sassi, storico volto della Domenica Sportiva e considerato il padre della moviola televisiva, è scomparso lasciando un segno profondo nel giornalismo sportivo italiano. Nato a Milano il 1° ottobre 1929, Sassi fu da giovane appassionato di calcio e tentò anche la carriera da calciatore.

Carlo Sassi: l’approdo in Rai

Nel 1946 sostenne un provino per l’Inter, ma dopo un’esperienza all’Angerese in Serie C e un grave infortunio al ginocchio, dovette interrompere le sue ambizioni professionistiche. Continuò a giocare ancora qualche stagione nella Gaviratese, per poi dedicarsi agli studi in economia alla Bocconi. Una volta laureato lavorò per nove anni in banca, fino a quando, nel 1957, approdò in Rai, dove la sua carriera prese definitivamente forma.

La moviola

Nel 1960 iniziò a collaborare con la Domenica Sportiva e nel 1967 introdusse uno strumento destinato a rivoluzionare il racconto televisivo del calcio: la moviola. Il debutto avvenne il 22 ottobre, in occasione del celebre “gol fantasma” di Gianni Rivera nel derby Inter-Milan. Accanto a lui vi era Heron Vitaletti, e in breve tempo la moviola divenne un appuntamento irrinunciabile per i tifosi. Inizialmente curata insieme a Bruno Pizzul, successivamente Sassi fu protagonista della rubrica Pronto moviola, nella quale commentava di persona gli episodi più discussi, confrontandosi anche con i giocatori.

La sua presenza alla Domenica Sportiva proseguì fino al 1991, dopodiché condusse Quasi Gol insieme a Sandro Ciotti e, dal 1993 al 2001, prese parte a Quelli che il calcio con Fabio Fazio e Marino Bartoletti. La Rai, nel ricordarlo, ha espresso cordoglio sottolineando come Sassi sia stato un vero pioniere: con rigore, professionalità e passione ha cambiato il modo di raccontare lo sport in televisione.

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