Schillaci raccontato dalla figlia: “Un uomo fragile in copertina”

Schillaci “Il mio libro su papà per raccontare che era fragile. Al Cep ho pianto per il murale”

Allo stadio di Torino gridai “Totò gol” vicino ad Agnelli che seguiva in silenzio

Questi i titoli di Repubblica, oggi in edicola.

L’articolo di Mario Pintagro

Jessica Schillaci ricorda papà Totò: “Il calcio lo assorbiva, ma per noi era la vita”

A un anno dalla scomparsa di Totò Schillaci, la figlia Jessica racconta il lato più intimo dell’eroe di Italia ’90 nel libro “Solo io posso scrivere di te. Ricordi di un papà campione” (Cairo). Un diario che mescola emozioni, assenze e affetti, nato come terapia personale e diventato testimonianza per i tifosi che lo hanno idolatrato.

Tra ricordi di famiglia, le ultime battaglie contro la malattia e l’amore per Palermo, emergono le fragilità di un uomo capace di farsi perdonare tutto. “Era un leone, fino a luglio lavorava nonostante la diagnosi. Poi non si è più alzato dal letto”, confessa Jessica, che oggi vive a Verona e custodisce il murale al Cep come un simbolo eterno di quel padre che fece sognare un Paese intero.

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