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Palermo, sarà finalmente l’anno giusto per la Serie A?

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Palermo, sarà finalmente l’anno giusto per la Serie A?

Il campionato di Serie B 2025/2026 è partito da poche settimane, e il Palermo di Filippo Inzaghi è già sotto i riflettori. Dopo anni di aspettative, delusioni e stagioni altalenanti, i rosanero, sotto la proprietà del City Football Group, sono chiamati a dimostrare di essere pronti per il grande salto: il ritorno in Serie A, un traguardo che manca dalla stagione 2016/2017. Con un mercato estivo ambizioso e un allenatore esperto come Inzaghi, ritenuto uno specialista in promozioni, la squadra siciliana sembra finalmente possedere tutte le carte in regola per giocarsi le sue chance. Ma sarà davvero l’anno buono? Analizziamo le prime partite, il mercato estivo e il contesto che circonda il Palermo per capire se il sogno della massima serie è finalmente a portata di mano.

Palermo in A, i siti di scommesse ci credono

Anche quest’anno i bookies puntano sulla promozione, sia diretta che tramite playoff, del Palermo. Ma date le ultime stagioni, laddove i rosanero erano sempre dati tra i favoriti per risalire in Serie A, è d’obbligo prendere le dovute accortezze qualora si decida di puntare su Pohjanpalo e compagni. Ad esempio, usare uno dei bonus scommesse per i nuovi registrati recensiti da Gazzetta.it potrebbe essere un’ottima idea. Secondo i principali operatori di scommesse, il Palermo è la squadra favorita per la vittoria del campionato, con quote che oscillano tra 2,50 e 3,00 per il trionfo in Serie B. Alle spalle dei rosanero si piazzano Venezia ed Empoli, entrambe retrocesse dalla Serie A, ma con un distacco significativo nelle quote. Questo ottimismo deriva dall’arrivo di Inzaghi, un tecnico con un curriculum di promozioni (Benevento 2019/2020, Pisa 2024/2025), e da un mercato che ha portato giocatori di spessore come Joel Pohjanpalo e Emil Audero. Tuttavia, le delusioni delle ultime stagioni, con eliminazioni premature nei playoff, invitano alla prudenza: il Palermo dovrà dimostrare sul campo di meritare la fiducia dei bookmakers.

Perché potrebbe essere l’anno buono?

Diversi fattori suggeriscono che il 2025/2026 potrebbe essere la stagione della svolta per il Palermo. Innanzitutto, l’arrivo di Filippo Inzaghi rappresenta una garanzia: il tecnico ha dimostrato di sapere come costruire squadre vincenti in Serie B, puntando su organizzazione tattica e un attacco prolifico. Il mercato estivo, condotto dal direttore sportivo Carlo Osti, è stato di spessore con innesti di peso come il tuttofare di centrocampo Antonio Palumbo dal Modena, Mattia Bani dal Genoa per rinforzare la difesa, e il laterale mancino Tommaso Augello, arrivato da svincolato dal Cagliari, squadra da cui è arrivato in prestito anche il centrale di difesa Davide Veroli. Dall’Empoli, con la formula del prestito è arrivato un altro calciatore importante come Emmanuel Gyasi. Sono stati messi sotto contratto anche due portieri di livello per la categoria come Francesco Bardi e Jesse Joronen, arrivati gratis da Reggiana e Venezia. Bisogna poi rimarcare il peso specifico che garantisce una proprietà come il City Football Group, capace di investire in infrastrutture e scouting, portando una visione a lungo termine. Inoltre, la tifoseria rosanero, con oltre 16.500 abbonati per la stagione 2025/2026, rappresenta un’arma in più, riempiendo il Renzo Barbera in ogni partita casalinga. Le incognite sono rappresentate dalla concorrenza di squadre come Venezia, Empoli, Monza e Spezia: a fare la differenza saranno la capacità di mantenere continuità di risultati, tallone d’Achille delle ultime stagioni, e la gestione delle pressioni di una piazza esigente.

Analisi delle prime partite dei rosanero

Il Palermo ha aperto la stagione di Serie B 2025/2026 con un esordio convincente, vincendo 2-1 al Renzo Barbera contro la Reggiana il 23 agosto scorso, grazie alle reti di Pohjanpalo e Pierozzi. Nella gara della seconda giornata, giocata sempre tra le mura amiche, è arrivato un pareggio senza reti contro il Frosinone. Dopo due giornate, il Palermo si trova a quota 4 punti con altre sei squadre (nessuno è a punteggio pieno). È evidentemente ancora troppo presto per tracciare bilanci, ma l’inizio è stato incoraggiante. L’impronta di Inzaghi già si vede, nella capacità della squadra di rimanere compatta anche nei momenti difficili. Ulteriori indicazioni potranno arrivare dalle prossime sfide contro Südtirol e Bari.

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