Palermo-Frosinone: 0-0. Delusione ma pari su cui lavorare (C. Cangemi)

Palermo-Frosinone: 0-0. Delusione ma pari su cui lavorare (C. Cangemi)

Un pareggio che sicuramente sarà stato deludente per i 32mila del Barbera che alla vigilia speravano nei tre punti contro l’odiato Frosinone. Ma diciamo subito che, al netto delle occasioni, la divisione della posta è il risultato più giusto. Un pari deludente ma su cui si dovrà lavorare perchè tantissime squadre, se non tutte, affronteranno i rosanero con le stesse armi sciorinate dai ciociari: intensità, pressing e verticalizzazioni. Praticamente le stesse armi con cui Inzaghi disegna le sue squadre. Dunque il tecnico ed i suoi dovranno studiare le giuste contromosse per non finire spesso nella morsa degli avversari.

Bravo Alvini che con il suo giovane Frosinone, ancora una volta si porta a casa un punto, meritatissimo. Altra nota leggermente stonata della serata, l’arbitraggio del famoso Di Bello: a tratti indisponente e decisamente insufficiente. Siparietto a fine gara: Alvini invita i suoi giocatori a salutare il settore ospiti, vuoto. Forse simbolicamente voleva dedicare la buona prestazione ed il pareggio ai tifosi ciociari a cui è stata vietata la trasferta.

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Palermo-Frosinone: 0-0. Emozioni oltre la cronaca (C. Cangemi)

Un tuffo dentro la partita: non una cronaca fredda, ma un racconto vibrante, vissuto istante per istante, con commenti a caldo che catturano l’anima della partita.

Vincere due partite consecutive e andare alla prima sosta da prima della classe e a punteggio pieno, sarebbe già un segnale importante. Ma ci vuole una gara di grande attenzione anche per sfatare il tabù Alvini che al Barbera, pur con squadre mediocri, ha preso punti. Per ottenere il successo Inzaghi si affida alla stessa squadra che ha superato la Reggiana, ovviamente con Joronen al posto di Bardi e confermando Diakitè per Peda che alla vigilia sembrava dovesse partire titolare. Tutto questo con il presidente Mattarella in tribuna

Palermo-Frosinone, le formazioni ufficiali: le scelte dei mister

Formazione Palermo: Joronen, Diakitè, Bani, Ceccaroni, Augello, Segre, Ranocchia, Pierozzi, Gyasi, Brunori, Pohjanpalo

Secondo tempo: 

50′ – Un Palermo generoso (ma solo negli ultimi minuti) non riesce a superare un rognoso Frosinone e la gara termina senza sussulti così com’era cominciata: a reti bianche. Non riesce il doppio successo casalingo ai rosa che adesso, come tutti, osserveranno un turno di stop. Si riprenderà a Bolzano. La gara finisce fra i fischi di tutto lo stadio, indirizzati però all’arbitro Di Bello, in serata decisamente negativa. Applausi comunque alla squadra nonostante la prestazione non brillantissima, ma in campo esistono pure gli avversari che al Barbera sono stati bravi.

35′ – Il Palermo prova a spingere ma gli ospiti resistono anche senza troppo affanno. Dentro anche Palumbo. I rosa provano il forcing spinti da una curva mai silente. Traversa su azione da corner.

17′ – Forse un Palermo più vivace: Inzaghi prova a cambiare qualcosa. Fuori Brunori (opaco) e dentro Le Douaron che va subito al tiro telefonato. L’atteggiamento del Frosinone non cambia, pressing e ripartenza. Pericola incursione che termina al lato di Joronen

6′ – Finalmente Palermo: Segre trova una verticalizzazione da antologia per Pierozzi il cui cross quasi immediato in area vede Pohjanpalo lanciarsi generosamente ma l’impatto va fuori di poco

2′ – Si comincia col brivido: angolo e presunto fallo da rigore per gli ospiti. Il var chiama l’arbitro al monitor ma Di Bello dice di no. Occorre inventarsi qualcosa perchè i ciociari stanno mettendo in difficoltà i rosa che appaiono con poche idee.

Primo tempo:

46′ -Primo tempo davvero noioso, se ne accorge perfino l’arbitro che concede un solo minuto di recupero. Gara povera di emozioni e risultato assolutamente giusto.

36′ – Il Palermo ha qualche difficoltà nel costruire un’azione fluida e questo anche per merito degli avversari coperti e attenti

27′ – La gara non si sblocca, gli ospiti tengono bene il campo: nessun acuto per i rosanero.

21′ – Partita bloccatissima: diga Frosinone a centrocampo e paradossalmente ospiti più pericolosi su palle inattive.

5′ – Squadre accolte da una bellissima coreografia e Palermo subito in avanti. Il Frosinone sembra voler pressare alto e poi affidarsi a recupero palle e ripartenze. E in una di queste nasce un brivido per la difesa rosanero

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