Per la prima volta l’arbitro parla ai tifosi: “l’11 è in fuorigioco”
La spiegazione del VAR allo stadio
Questo è il titolo de La Gazzetta dello Sport, oggi in edicola.
L’articolo di Giulia Saetta ci racconta di un passaggio storico segnato dal calcio italiano, con l’introduzione di una novità che avvicina ancora di più il pubblico alla dinamica delle decisioni arbitrali. Durante Como-Lazio, l’arbitro Gianluca Manganiello ha infatti comunicato direttamente ai tifosi presenti allo stadio l’esito della revisione Var, spiegando al microfono: «Il numero 11 è in fuorigioco».
Per la prima volta l’arbitro parla ai tifosi: la spiegazione del VAR allo stadio
Si tratta del primo “announcement” ufficiale in Serie A, una prassi già sperimentata in altre competizioni internazionali e che ora entra anche nel massimo campionato italiano. La decisione, relativa al gol annullato alla Lazio per posizione irregolare di Castellanos, ha rappresentato sia un momento di chiarezza, ma anche un atto di trasparenza nei confronti del pubblico, spesso lasciato nell’incertezza durante le lunghe attese delle revisioni video.
La svolta è frutto di un percorso di formazione voluto dal designatore Gianluca Rocchi, che da tempo lavora per rendere più comprensibile e condivisa la comunicazione arbitrale. Durante l’estate, gli arbitri hanno sostenuto sessioni di allenamento specifiche, imparando a trasmettere messaggi chiari e concisi, ridotti all’essenziale, così da fornire al pubblico una spiegazione immediata e inequivocabile delle decisioni prese.
Una prassi rivoluzionaria
L’obiettivo è duplice: da un lato ridurre le polemiche, dall’altro accrescere la fiducia del pubblico nella tecnologia Var e nel lavoro della classe arbitrale. Il linguaggio scelto, sintetico e diretto, è studiato per eliminare dubbi e rafforzare la percezione di imparzialità e controllo.
Quella di Como potrebbe essere ricordata come una data spartiacque. Se il modello sarà accolto positivamente da tifosi e addetti ai lavori, è probabile che diventi una prassi consolidata, contribuendo a trasformare il rapporto tra calcio giocato, tecnologia e spettatori.
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