Inzaghi: “Esiste solo il Palermo. Peda e Gomes? Ecco le condizioni”

Inzaghi: “Quest’anno non esiste nient’altro che il Palermo”

Ha parlato in conferenza stampa il tecnico del Palermo Filippo Inzaghi. L’allenatore rosanero debutterà in Serie B sulla panchina del club di Viale del Fante nel match di sabato 23 agosto contro la Reggiana, gara che apre il campionato di entrambe le squadre per quanto concerne questa stagione 2025/26. Un importante test per Brunori e compagni: ed i principali temi a riguardo sono stati affrontati nel corso della conferenza di rito pre-gara dall’ex tecnico del Pisa. Ecco le sue parole.

Le parole di Inzaghi

Sulla personalità: “Non parlerei del passato, va dimenticato. Per me i miei sono giocatori molto più forti di quello che hanno dimostrato. Lo pensavo prima, e ora che li alleno ne sono convinto. È una squadra molto più che da ottavo posto. Ha giocatori importanti, mi auguro che anche il pubblico veda quello che vedo io durante tutta la settimana. C’è bisogno di poco, bisogna solo dimostrare quello che facciamo durante la settimana. Il pubblico è un’arma in più, non dobbiamo pensare ad altro”.

Sulle pressioni: “Penso che come il Palermo le abbiano anche Monza e Venezia. Magari poi succede come l’anno scorso che il Pisa che era visto fuori dai playoff arriva secondo. In Serie B ciò non conta nulla. Noi sappiamo che possiamo fare molto, che la vita sarà durissima e che si può perdere in ogni campo. Dobbiamo dare tutto e vedere quello che riusciamo a raccogliere”.

Sugli infortunati: “Peda è recuperato, avevamo temuto il peggio. Gomes sta bene, se fosse stata l’ultima di campionato ci poteva essere, ma siccome per noi è importante non vogliamo rischiare e sarà pronto per la prossima partita”.

Inzaghi: “Accanto a Magnani”

Su Magnani: “È un problema personale che ci ha toccato molto. Siamo tutti accanto a lui e lo aspettiamo al più presto”.

Su Ranocchia: “Non dobbiamo parlare dell’anno scorso. L’ho sempre voluto, è sempre stata la prima richiesta che facevo. Quando l’ho visto gliel’ho detto, deve prendersi in mano la squadra. Le Douaron? Me lo porterei in ogni squadra dove andrei. Siccome penso così di quasi tutti i giocatori che ho, devono farmi vedere che ho ragione”.

“Nelle prime giornate non sono mai partito come volevo. Non so perché, quando il mercato deve ancora chiudere ci sono delle incognite. Alla squadra ho detto che nulla ci deve preoccupare, perché se si allenano così il problema l’hanno gli altri. La serenità me la danno i ragazzi per come si allenano. Così i risultati arrivano. Sono nel calcio da più di 30 anni, conosco queste cose. Non so se già da domani, ma solo una cosa ci può portare a sognare: il lavoro quotidiano, pensare al calcio 24 ore su 24. Quest’anno non esiste nient’altro che il Palermo”.

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