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Buffa: “Amichevole col Manchester City? Solo business. La maglia del Palermo è significativa”

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Buffa: “Amichevole col Manchester City? Solo business. La maglia del Palermo è significativa”

Si è raccontato in un’intervista rilasciata a Repubblica Federico Buffa, noto storyteller e giornalista di Sky Sport. Dalle sue origini siciliane, all’amichevole tra Palermo e Manchester City di cui ha spiegato il motivo per il quale non è d’accordo riguardo le sfide  fra due squadre della stessa proprietà. Ecco di seguito le sue parole.

Le parole di Federico Buffa

La sua storia di sport siciliano preferita: “Anni fa, nel corso di una trasmissione che sfortunatamente è stata tagliata, avevo raccontato l’esperienza calcistica di Bearzot in Sicilia. Lui giocò a Catania negli anni ’60 partecipando alla salvezza della squadra. Nato nel profondo Friuli si legò moltissimo a quella esperienza catanese. L’uomo che condusse l’Italia ai mondiali dell’82, venuto da un posto lontanissimo disse a sua moglie di restare un altro anno in Sicilia perché la passione per quella terra lo aveva catturato. Mi sembra una storia meravigliosa”.

Le sue origini siciliane: Ho un quarto di sangue siculo: mio nonno materno era di Milazzo. Adoro avere sangue misto perché dona all’essere umano una maggiore apertura”.

La storia di Schillaci:Schillaci ai Mondiali del ’90 si inventò una storia a parte, parallela allo stesso mondiale. L’idea che in un film irlandese ci sia una citazione su di lui, la dice lunga (l’Italia battè l’Irlanda con un suo gol, ndr). Il mondo guardava quest’uomo senza capire chi fosse ed è stato qualcosa di straordinario”.

Sull’amichevole tra Palermo e Manchester City: “Questo è il mondo contemporaneo. Un’amichevole non dovrebbe svolgersi tra due proprietà compatibili, invece oggi succede. Secondo me non si ha più nessun rispetto per la storia dei club. È tutto un business. La maglia del Palermo è una maglia significativa i cui colori, secondo quanto si narra, sono derivati da un lavaggio finito male. Il Palermo di fatto lo fondarono gli inglesi ed io sono sicuro che i proprietari non sanno nulla di questa storia. Dal punto di vista del pubblico palermitano ben venga che lo stadio si sia riempito, mi dispiace soltanto che tutte queste proprietà straniere non abbiano un particolare affetto per la storia del calcio italiano. Non c’è più romanticismo”.

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