La Sicilia, con la sua natura isolana, rappresenta l’ennesimo tassello di un’Italia divisa e dall’identità frammentata, separata da riforme e mari. Nel cuore della Sicilia ci sono però due squadre di calcio che, scalpitando, sono riuscite a conquistarsi gli onori della cronaca più volte, arrivando a essere tra quelle che contano nelle quote serie a. Il Palermo Football Club è una di queste e con oltre un secolo di storia alle spalle, il club rosanero ha visto passare tra le sue fila giocatori di alto livello, con carriere internazionali o con la capacità di conquistare il cuore di migliaia e migliaia di tifosi.
Gli Italiani più importanti
Partiamo dall’esempio che forse è più vicino ai tifosi del Palermo: Fabrizio Miccoli. Arrivato nel 2007 dopo una carriera che lo ha visto in forza a squadre come la Juventus, Miccoli si è rivelato essere il più importante marcatore nella storia del club, totalizzando ben 81 reti durante il corso di 179 presenti. Tutto questo è stato possibile grazie a una tecnica sopraffina e a un sinistro letale, tanto da far si che Miccoli diventasse il simbolo della squadra durante gli anni d’oro della serie A.
Il suo però non è l‘unico nome recente importante: Luca Toni, ad esempio, fu l’uomo simbolo della promozione del Palermo in Serie A grazie a una stagione 2003/2004 nella quale segnò ben 30 reti, riportando la squadra alla massima serie con una prestazione incredibile; Toni andrà poi prima alla Fiorentina e poi al Bayern Monaco, diventando uno dei nomi di punta del calcio Europeo del decennio 2000/2010.
Il decennio sopracitato fu di certo quello più importante ed eccitante per il Palermo, che diventò una piccola fucina di talenti. Ben quattro giocatori tra quelli che hanno vinto la coppa del mondo nel 2006 a un certo punto hanno indossato la maglia della squadra: Andrea Barzagli, Fabio Grosso, Cristian Zaccardo e Simone Barone.
Fucina di grandi talenti internazionali
I nomi chiaramente non finiscono qui: vi ricordate di Javier Pastore? Il trequartista argentino che, arrivato nel 2009, incantò i tifosi per due stagioni di fuoco in Serie A, tanto da portare il Palermo a giocare la finale di Coppa Italia, persa poi contro l’Inter. Pastore fu poi ceduto al Paris Saint-Germain per una cifra record, non prima di aver scritto una pagina indelebile della storia della squadra.
Altro talento purissimo che a Palermo ha sguazzato per un periodo è Paulo Dybala che, prima di diventare uno dei giocatori di punta della Juventus di Cristiano Ronaldo e infiammare il mondo delle scommesse Italia, giocò col Palermo segnando 21 reti in 89 presenze, dopo essere arrivato diciottenne dall’Instituto de Còrdoba del 2012 e portando anche la squadra in serie A nel 2014.
E poi ce ne sarebbero ancora tantissimi, anche se meno “importanti” per questioni meramente anagrafiche: Eugenio Corini fu strumentale per la promozione del 2004 ed era talmente tanto apprezzato dai tifosi da essere chiamato Il Sindaco; Lamberto Zaulì fu uno dei giocatori più importanti del periodo in serie B della squadra, tanto da essere considerato un vero e proprio fantasista. Ne sono passati tanti di volti memorabili a Palermo e ancora ne passeranno tanti: non c’è fallimento che possa soffocare la passione che anima lo stadio La Favorita e chi, ogni weekend, lo popola.
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