Giovanni Visconti: “Ho sacrificato la mia Palermo per il ciclismo”
Giovanni Visconti, ciclista palermitano, oggi a 42 anni, si racconta in una lunga intervista a PalermoToday. Dopo aver appeso la bici al chiodo tre anni fa, il campione palermitano rivela di non aver mai smesso di pensare al ciclismo e di essere pronto a tornare nel mondo delle due ruote, anche se non ha ancora chiaro in quale ruolo. Visconti ha conquistato 34 vittorie da professionista, tra cui tre titoli di campione d’Italia e due tappe al Giro d’Italia, ma ciò che emerge dalla sua intervista è il suo legame indissolubile con Palermo, una città che ha dovuto sacrificare per inseguire il sogno di diventare ciclista.
Visconti, un’infanzia tra i quartieri palermitani
Visconti racconta delle sue origini palermitane, cresciuto tra Aquino e Borgo Molara, quartieri di Palermo che sono stati testimoni dei suoi primi passi nel ciclismo. “Ho sacrificato la mia Palermo per il ciclismo” afferma l’ex ciclista, rievocando i sacrifici che ha dovuto fare, come i lunghi viaggi con il padre per gareggiare in tutta la Sicilia. Nonostante abbia lasciato la sua città da giovane, Visconti non ha mai dimenticato le sue radici. “Quando torno a Palermo, mi sento quasi un estraneo” confessa, evidenziando come la sua carriera l’abbia allontanato dalla sua città natale.
Giovanni Visconti: “Il mio mondo è la bici”
Visconti non ha mai smesso di vivere il ciclismo, sebbene si sia ritirato nel 2022. Oggi, a 42 anni, non nasconde il desiderio di rientrare nel ciclismo, pur non sapendo ancora in quale ruolo. “Non so bene ancora in quale ruolo, ma tornerò. Mi manca, è il mio mondo” dice l’ex campione, che si dice pronto a continuare a pedalare, anche se solo dal dietro le quinte.
Giovanni Visconti è senza dubbio il ciclista palermitano più forte di sempre. Considerato il principale rivale di Vincenzo Nibali nelle giovanili e campione del Fiandre Under 23, ha ottenuto numerosi successi in carriera. Tra i traguardi più significativi, spiccano i tre titoli di campione d’Italia e due tappe al Giro d’Italia 2013. Inoltre, nel 2008 ha indossato la maglia rosa per ben otto giorni e nel 2015 ha conquistato la maglia azzurra degli scalatori al Giro. Dei risultati che lo hanno reso una figura di riferimento nel ciclismo italiano e internazionale.
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