qatar 2022

Trentadue squadre partecipanti in Qatar 2022, altrettanti numeri dieci, ovvero il giocatore che solitamente e più degli altri accende la fantasia della squadra e, soprattutto, degli appassionati. A questo punto della competizione numerosi di loro hanno già detto ciao alla manifestazione qatariota, uscendo più o meno amaramente dalla competizione, e tra questi spiccano i nomi del danese Eriksen, del tedesco Gnabry, del messicano Vela, del serbo Tadic, ma l’eliminato più illustre è senza alcun dubbio lo spagnolo Asensio.

La stella del Real Madrid è stato attore protagonista suo malgrado della clamorosa uscita di scena della squadra di Luis Enrique, trafitta ai calci di rigore di un Marocco che ha così potuto scrivere la sua bellissima pagina di storia sportiva, sottolineato dalle carovane di marocchini che si sono riversati anche nelle nostre strade per testimoniare la loro felicità. Chi ha fatto piuttosto bene, ma alla fine non abbastanza, è lo statunitense di origini croate Christian Mate Pulisic, un solo gol in questa esperienza mondiale, ma giocate che lo hanno comunque confermato come uno degli elementi di spicco della nazionale a stelle e strisce.

Qatar 2022, Messi o Neymar?

Il gotha del numero più importante per eccellenza però è rimasto a giocarsela. I due top sono, manco a dirlo, Lionel Messi e Neymar da Silva Santos Júnior, noto a tutti semplicemente come Neymar, e non è certo da escludere che sia fra loro due chi vincerà i mondiali 2022 visto che guidano rispettivamente Argentina e Brasile, ovvero due fra le nazionali più accreditate.

Ma non ci siamo certo dimenticati di un certo Kylian Mbappé, la star della nazionale francese, che peraltro guida anche la graduatoria dei cannonieri con ben 5 reti all’attivo. Tre super numeri dieci che peraltro giocano tutti nella stessa, faraonica squadra, il Paris Saint Germain che domina in Francia ma che ancora deve farlo in Europa dove ogni volta incontra un ostacolo che alla fine si dimostra insormontabile…

Tornando all’argomento centrale però è bene celebrare anche altri elementi che con le loro giocate sono in qualche modo trascinatori delle rispettive nazionali. Ci riferiamo innanzitutto al croato Modric, stella a sua volta del Real Madrid nonché della propria nazionale di cui detta i tempi nel consueto straordinario modo cui ci ha abituato, ma anche all’olandese Depay, il cui rientro in squadra ha determinato un deciso cambio di rotta degli orange di Luis Van Gaal.

Un numero dieci anomalo è invece Anass Zaroury, calciatore belga naturalizzato marocchino, attaccante del Burnley e appunto della nazionale marocchina. Il classe 2000, nonostante lo straordinario exploit della compagine africana, non fa parte della cerchia dei preferiti dal CT Walid Regragui che non lo ha mai utilizzato. Il marocchino quindi un vero e proprio numero dieci anonimo, una mosca bianca in una cerchia di autentici fuoriclasse.

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