Nello Musumeci, presidente della Giunta Regionale Siciliana, ha rilasciato alcune dichiarazioni per parlare dell’eventualità della chiusura delle scuole, data la situazione pandemica che imperversa nell’isola. Ai microfoni di Sky Tg 24, il governatore ha chiarito che l’apertura continua a esser prevista per il 10 gennaio, ma il monitoraggio resta costante. “Il dibattito è aperto, nelle prossime ore dovremmo incontrarci con gli altri presidenti di regione. Oggi a Palermo avremo un incontro con l’assessore all’Istruzione, per vedere quale possa essere la soluzione migliore. Il cuore e la ragione si scontrano. L’ultima cosa che vorrei chiudere sono le scuole. La riapertura resta fissata per il 10 gennaio, ma lo faremo soltanto se la linea dei contagi dovesse abbassarsi.”, ha detto Musumeci. Sulle mosse effettuate dal governo centrale, il presidente della regione Siciliana appare netto: “Quando Draghi disse che non saremmo mai tornati alla Dad fece una affermazione imprudente. Non si può dare una indicazione certa quando tutto dipende dalla condotta collettiva e dal numero dei contagi. Ma non è la sola imprudenza detta dal governo, tante volte ha dovuto fare marcia indietro.”
MUSUMECI: “DRAGHI IMPRUDENTE, PREOCCUPA LA BASSA VACCINAZIONE PER I BAMBINI”
Da metà dicembre sono aperte le vaccinazioni per i bambini sotto gli undici anni, ma attualmente l’adesione a questa campagna organizzata dal governo non sembra ai livelli di quella per gli adulti. “A me preoccupa il basso numero di vaccini della fascia 5-11 anni. Sotto questo punto di vista c’è molta prudenza da parte dei genitori. C’è da dire però che il personale scolastico è vaccinato al 92 per cento”, ha concluso Musumeci. Nei prossimi giorni, dunque, sembra evidente che vi saranno delle novità. Nonostante le parole del governatore siciliano, la preoccupazione è alta e lo slittamento dell’apertura delle scuole è un’ipotesi concreta.
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