Genoa Preziosi

Enrico Preziosi è tornato a parlare dopo la cessione del Genoa, che ha visto qualche giorno fa anche l’ingresso di Alberto Zangrillo in qualità di nuovo presidente. Ai microfoni di Telenord, Preziosi ha rilasciato alcune dichiarazioni per ricordare alcuni passaggi precedenti alla vendita della storica società rossoblù. Le sue parole: “Non ho venduto per soldi, ma con lo scopo di trovare qualcuno che garantisse un futuro di livello al Genoa. Quando continui ma sai già che un giorno cederai non lavori bene come prima. Non ero più tranquillo e infatti gli errori si sono visti. I nuovi proprietari sono fortissimi, forse se la giocano con Commisso. Certamente hanno le carte in regola per fare bene nel nostro calcio. Da quando ho deciso di cedere il Genoa, si sono presentati davanti a me svariati personaggi, potrei scrivere un libro su di loro“.

PREZIOSI: “NON PERDONERO’ TIFOSI PER STRISCIONE SU MIA FIGLIA”

Preziosi si è poi soffermato sulle diverse contestazioni che hanno caratterizzato la storia recente del Genoa, complici anche i risultati non entusiasmanti del club. L’ex numero uno rossoblù sembra esser stato piuttosto resistente a questi malumori, ma non ha mai digerito un episodio in particolare. “La contestazione io l’ho sempre accettata. Il problema nasce quando è stato fatto uno striscione verso mia figlia. Spero un giorno di incontrare chi l’ha fatto. Lo maledico. La contestazione è frutto di risultati che non sono arrivati. Il fatto è che fino al 2011 ho potuto mettere soldi nel Genoa, ma poi non c’è stata più la possibilità di continuare a farlo come un tempo”. Da queste dichiarazioni è difficile prevedere se Preziosi abbia o meno intenzione di ritornare a investire nel calcio.

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