La sconfitta più amara del nuovo Palermo ma può servire a fare chiarezza…

Palermo, che disastro. Proprio nella giornata che poteva accorciare parecchio la classifica, con le sconfitte di Teramo e Foggia ed i pareggi di Turris e Catanzaro, arriva la sconfitta più amara per il nuovo corso rosanero. Una sconfitta meritata e che mette a nudo tutte le difficoltà di una squadra che non riesce ad essere credibile ed affidabile.

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Una sconfitta che scatena la reazione dei tifosi che sui social manifestano tutta la loro delusione. Vergogna è il termine più usato da parte dei sostenitori rosanero che mai avrebbero creduto di subire l’onta della sconfitta da parte della Virtus Francavilla, simpatica squadra pugliese che solo fino a due anni fa i tifosi del Palermo sconoscevano.

Ma le invettive dei fans rosanero non si limitano solo alla parola vergogna ma si indirizzano soprattutto su Boscaglia e la società. Oggi, sul web, sembra che il responsabile sia più il tecnico rosanero, per le sue scelte iniziali ed a gara in corso.

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Ma in situazioni del genere non c’è mai un unico colpevole ma le responsabilità vanno condivise. Ecco perché deve essere una sconfitta da cui costruire, una batosta che deve servire a fare chiarezza. Con grande umiltà si rimettano tutti in discussione, riflettano, ognuno per la propria parte, sulle responsabilità individuali.

Perché sarebbe un errore lasciar passare questa mazzata in sordina, e nell’anonimato. Il problema non nasce oggi. Il Palermo, ed oggi ne è stata solo l’ultima amara conferma, non è una squadra che ha personalità, grinta o la necessaria cattiveria agonistica. Sembra molle e a tratti svogliata.

E su questo l’allenatore ha precise responsabilità: da più parti è stato considerato il valore aggiunto di questa squadra ma onestamente fino ad oggi s’è visto pochino. Faccia chiarezza anche lui, se è il caso riveda alcune convinzioni su moduli ma soprattutto su chi mandare in campo.

In tanti danno la sensazione di essere scontenti, primo fra tutti Saraniti che oggi ha lasciato il campo fra gesti e invettive. Un Saraniti che probabilmente sta ancora chiedendosi il perché delle sue esclusioni proprio nel momento in cui aveva ingranato, peraltro sostituito da un Lucca che non può reggere il peso dell’attacco rosanero (ed oggi lo ha dimostrato fallendo due gol facili facili). Ma Saraniti è solo un esempio, perché gli scontenti sembrano diversi.

Boscaglia ha un organico che vale di più dell’attuale classifica: lo metta in condizioni di rendere al meglio perché la sensazione è che ancora la squadra non abbia espresso il potenziale. Sotto diversi aspetti, tecnici, tattici e di personalità, soprattutto.

Oggi deve essere la giornata della chiarezza e della svolta perché la solita musica è evidente che ormai non funziona più. Serve una scossa ed anche la società riveda le sue convinzioni sull’opportunità di avere un attaccante che certe palle gol (come oggi) le trasformi in punti. I giovani di belle speranze al momento restano ancora tali ed il Palermo non può permettersi di vivere di speranze…

A meno che, legittimamente, non ci sia ormai una sorta di rassegnazione a considerare finito questo campionato, non più raddrizzabile nemmeno attraverso i playoff e si voglia andare avanti solo per assestarsi e fare esperienza in Serie C. Ma anche le dichiarazioni dovrebbero poi seguire questa linea e non quella di puntare al terzo posto o  vincerle tutte perché la fotografia di oggi dice che questa squadra non è in grado di farlo. Ma non per la bontà dell’organico che paradossalmente vale molto di più di quello che rende.

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7 Commenti

  1. Scrivete che la formazione iniziale fatta da Boscaglia era sbagliata ma intanto nel primo tempo il Palermo ha fatto molto bene e ha creato diverse palle gol, se avessimo attaccanti più forti il primo tempo finiva 3 a 0.
    LE COLPE SONO DELLA SOCIETA’ CHE NON HA COMPRATO ATTACCANTI BUONI, IL CURRICULUM DEGLI ATTACCANTI PARLAVA CHIARO, HANNO SEMPRE FATTO POCHI GOL.
    CRITICATE LA SOCIETA’ NO BOSCAGLIA, E COMUNQUE LO STESSO BOSCAGLIA E’ STATO SCELTO DALLA SOCIETA’ QUINDI..

  2. INTANTO IL V. FRANCAVILLA LO ABBIAMO INCONTRATO IN COPPA ITALIA 3 O 4 ANNI FA…POI SE UNO DEVE ESSERE OBIETTIVO QSTA SQUADRA VA RIFONDATA DA CIMA IN FONDO E SOPRATUTTO VA CAMBIATA LA DIRIGENZA IN TOTO. QUINDI UN CONSIGLIO AL SIG. MIRRI METTA IN VENDITA LA SOCIETA’ PRIMA CHE FALLISCA E CI FA PERDERE TEMPO IN C X CHISSA’ QUANTI ANNI SAREBBE UN ATTO DI AMORE VERSO LA CITTA’ E IL PALERMO CALCIO

  3. Le responsabilità a mio parere vanno così distribuite: Sindaco orlando che ha affidato (ma era già scritto) la Società a Mirri. Sagramola e Castagnini che hanno fatto una squadra con hli svincolati e i prestiti. Boscaglia che lungi da essere il valore aggiunto ha messo in campo formazioni diverse tenendo fuori i vari floriano silipo e martin.

  4. Aggiungo che sarebbe il caso di vendere a chi ha le possibilità di portare avanti i nostri colori.
    Un ultima considerazione va fatta su Di Piazza. A me è sembrata una brava persona che si è trovata con il 40% senza potere agire in alcun modo. Mi spiace ma così non si va da nessuna parte e le boccate amare di ogni domenica sono davvero tante.

  5. La dirigenza lo ha detto più volte che per questo campionato si deve soffrire perché prima viene il centro sportivo. Questo lo sa anche Boscaglia e lui si adegua.

  6. Veramente la Società dal suo nascere ha strombazzato “in serie A entro 3 anni”. Non potendolo fare mi sembra opportuno vendere e passare la mano a chi ha denaro da investire (se c’è)

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