Molti i dubbi sul reale numero di decessi e di contagi nel luogo in cui è partita l’epidemia di Covid-19: così il Governo corre ai ripari correggendo a sorpresa il bilancio di morti e casi nella provincia dell’Hubei.

Le autorità parlano di altri 1.290 morti e 325 nuovi casi. A Wuhan il bilancio complessivo aggiornato al 16 aprile sale così a 3.869 morti e 50.333 casi confermati. In tutta la Cina i casi accertati sono a oggi più di 80mila, secondo le stime di Today.it.

Eppure un aumento c’è stato, e la spiegazione dove sta? Secondo le autorità è dovuto a diversi fattori come il gran numero di decessi fuori da ospedali e strutture sanitarie sinora non registrato ufficialmente e ritardi nella trasmissione di informazioni sui decessi. Le autorità di Wuhan parlano di una rettifica “nel rispetto di leggi e norme sulla materia e del principio di responsabilità nei confronti della storia, delle persone e delle vittime“, rivendicando un’informazione “aperta e trasparente” con “dati accurati“.

Nel Paese non risultano nuovi casi interni, ma soltanto 15 nuovi importati. Gli ultimi dati della Commissione sanitaria nazionale parlano di 82.367 casi e 3.342 morti in tutto il gigante asiatico senza però contare i nuovi numeri arrivati da Wuhan che porterebbero il bilancio complessivo delle vittime a 4.632. La Commissione ha inoltre confermato che in Cina sono 77.944 le persone guarite dopo aver contratto l’infezione.

Molte sono le accuse arrivate nei confronti del Governo Cinese, prime fra tutte quelle provenienti dalla Casa Bianca per il modo in cui la Cina ha gestito l’emergenza. Avrebbe mentito al mondo intero, mantenendo il silenzio totale pur avendo le informazioni che avrebbero potuto far muovere tutti i paesi per contenere la pandemia. Ma sono accuse che le maggiori autorità cinesi respingono al mittente:
Chi accusa la Cina di mancanza di trasparenza e apertura è ingiusto” ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian.

Da quando il virus ha colpito anche l’Occidente è sembrato chiaro una certa difformità con il numero di contagi cinesi e quelli europei. Molte vittime non sono state registrate: gente troppo povera per rientrare nei conteggi, gente che moriva per strada dimenticata da tutti. Gente che è morta a casa, registrata da nessun ospedale… e quelle tristemente note case funerarie di Wuhan non hanno smesso un solo istante di fumare.

Eppure non bisogna guardare solo all’esterno: anche in casa nostra ci sono tante vittime invisibili non registrate… che richiedono anche loro di essere compiante, di essere annoverate come vittime di un nemico invisibile che ci sta ricordando il vero valore delle cose che ci sembravano scontate.

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