In un articolo su Today.it, Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano e docente di Igiene all’Università Statale, apre scenari complicati sia per l’Italia che per il sud.
Secondo il medico, in epidemie del genere il dato è sempre sottostimato, soprattutto in questo caso in cui l’infezione può essere facilmente scambiata come semplice influenza. Ed anche dal punto di vista epidemiologico, i dati spesso possono essere sottostimati “Di solito nelle epidemie i “casi notificati vanno moltiplicati per 5 o per 10” in quanto è fisologico che non tutti arrivano a segnalazione.
Al contrario ritiene sovrastimato il dato medio sulla mortalità mentre sottolinea di prestare attenzione al fatto che dei malati ben il 10% finiscono in terapia intensiva.
Previsioni pessimistiche per il sud dove, secondo il virologo, l’epidemia si sposterà creando difficoltà alle strutture sanitarie che devono sfruttare questi giorni per prepararsi e non farsi trovare scoperti.
“L’epidemia di coronavirus si sposterà al Sud, per questo è importante usare questi giorni per prepararsi. Bisogna pensare agli scenari peggiori, sperando che poi non si realizzino. Intorno al 20 marzo capiremo se abbiamo raggiunto il picco e se le misure adottate si sono rivelate efficaci“.
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