Mancata iscrizione in B, Arkus dovrà aspettare maggio per il Tar.
Si punta all’indennizzo, ma nel frattempo può arrivare il fallimento.
Archiviate definitivamente le speranze di sovvertire i verdetti della giustizia sportiva, a Tuttolomondo rimane solo la speranza di un risarcimento per la mancata iscrizione del Palermo in Serie B.
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina sul Giornale di Sicilia oggi in edicola, che ci racconta quali sono i piani Arkus Network che nonostante l’esclusione del Palermo dai club professionistici su cui già si sono pronunciati Tribunali Federali e Coni, si è rivolta al TAR del Lazio in merito al ricorso sul “diniego della concessione della
licenza nazionale”.
E l’organo laziale si pronuncerà soltanto il 5 Maggio giorno in cui, scrive Giardina, potrebbe già essere in corso un fallimento su cui stanno lavorando i PM del Tribunale di Palermo.
Con questo ricorso al TAR i Tuttolomondo cercano soltanto un indennizzo non sicuramente una vittoria sul fronte sportivo. Ma anche il TAR del Lazio, scrive il giornale, non si è mostrato tenere nei confronti della vecchia società. Il primo agosto infatti era stata respinta la richiesta di annullare la delibera del Consiglio federale ed il parere della Covisoc sullo svincolo di autorità dei giocatori e la riammissione del Venezia in serie B. “..la società ricorrente non ha rispettato il termine perentorio stabilito per l’iscrizione, non avendo onorato gli adempimenti richiesti per certificare il possesso dei requisiti economico-finanziari”.
Altri 8 mesi di attesa dunque per il vecchio Palermo su cui però ci sono diverse istanze di fallimento. I legali di Arkus e i commissari del Tribunale stanno lavorando sulla richiesta di concordato in bianco e il conseguente piano di rientro da presentare entro i primi di novembre.
Concordato che deve essere approvato anche dai creditori. Se non dovesse arrivare il via libera, scrive Giardina, la società di Tuttolomondo potrebbe andare incontro al fallimento.
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