Mancano poche ore al match del Barbera tra Palermo e Hellas Verona, sfida fondamentale per le sorti di entrambe le squadre, sopratutto per i siciliani che devono sfruttare il passo a vuoto del Lecce.

Palermo-Verona, gli ex

Anzitutto questa sarà la sfida degli ex. A fare da cornice è ovviamente Fabio Grosso, che ha vestito la maglia del Palermo dal 2004 al 2006, collezionando 106 presenze e 2 gol in gare ufficiali. Ma il vecchio terzino destro non è il solo ex di questa partita: questa sfida è anche di chi meno, ha lasciato la propria impronta nel capoluogo siciliano. Insieme a lui, infatti, vanno ricordati Dawidowicz che soltanto un anno fa vestiva la maglia del Palermo, Laribi, anche se ha vissuto soltanto l’esperienza giovanile, e infine Munari, militante tra le file rosanero nella stagione 2005-2006.

L’arbitro

Curiosissimo è il dato che riguarda il direttore di gara Antonio Giuia. Nessuna delle due compagini ha infatti mai perso sotto la sua direzione. Per il Palermo, una vittoria contro l’Avellino per 3-0 e un pareggio a Pescara per 2-2 nella passata stagione, per gli scaligeri invece, un pareggio senza infamia e senza lode in questo campionato. Il fischietto della sezione di Pisa ha visto per ben 15 volte la squadra di casa trionfare, 4 sconfitte per gli ospiti e ben 8 pareggi. Se queste statistiche avessero un peso specifico sulla partita, il Palermo, salvo imprevisti, avrebbe già vinto.

Palermo-Verona è Stellone contro Grosso

Come se non bastasse, a rendere fiduciosi i palermitani sul difficile confronto di questa sera, è lo score straordinario dell’allenatore dei siciliani Roberto Stellone ai danni dell’ex campione del mondo. Il tecnico romano non ha mai perso contro Fabio Grosso (da allenatore) e a tal proposito va ricordato l’1-1 al Bentegodi, esattamente un girone fa, e il 3-0 della passata stagione, quando l’ex terzino rosanero sedeva sulla panchina del Bari. Anche alla guida del Frosinone, Roberto Stellone, non ha mai perso il confronto, collezionando un 2-1 e un 3-2.

Il mese

Adesso è il momento di enunciare forse il dato più importante nonché quello meno incoraggiante per il tecnico rosanero. Aprile, infatti, è stato un mese povero di punti: il Palermo sta tenendo una media di 1,22 punti a partita, decisamente troppo poco per una squadra che ha quelle ambizioni di classifica. Poco più alta quella di Grosso che ha una media di 1,50 a gara. Sembrava quasi una partita già scritta, osservando i numeri e le statistiche che, vale la pena di ricordarlo, hanno una valenza davvero irrilevante.

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