Sta succedendo di tutto.
Zamparini che vuole denunciare quelli a cui ci aveva lasciato in buone mani.
Foschi a Milano che cerca soldi e investitori.
I tifosi che chiedono chiarezza, incavolati.
Il sindaco che vuole garanzie per dare lo stadio.
In cassa non ci sono soldi né per la gara col Foggia ne forse neanche per un caffè.
Un Senatore del M5 Stelle che pone il problema a livello di governo nazionale.
Sicindustria che vuol sapere chi sono i proprietari.

E gli inglesi? Silenzio, neanche un messaggino, almeno finora. Ma forse è anche meglio così. Evitiamo di ascoltare le solite storie senza contenuto.
Ci eravamo alzati, questa mattina, convinti che poteva essere una giornata di transizione, diciamo tranquilla. Poi abbiamo aperto Repubblica e boom, si è capito che la giornata sarebbe stata pesante e piena di sorprese. Evidentemente il giornale ha smosso le acque, troppo paludose.

La verità, quella vera, non si dice tutta in una volta ma a piccole dosi, per far abituare la vittima all’idea della verità.
Anche nelle malattie la prima cosa che ci dicono è potrebbe esserci un problema.
Piccole dosi per evitare traumi o reazioni incontrollate. Gli articoli di Repubblica di oggi, puntuali ed approfonditi, sono serviti anche a questo, a preparare il terreno verso quello che tutta la Palermo calcistica teme da molto tempo : il fallimento. Ed hanno esposto un allarme che era nell’aria.
A fine giornata due cose sembrano assodate: la cessione è un bluff ; soldi non ce ne sono e si rischia il crac.
E gli striscioni degli ultras sono una testimonianza della paura che regna.
Speriamo che questi allarmi, fondati e documentati, rallentino le dita a tutti i leoni da tastiera che in queste settimane hanno gettato fango sui giornalisti, definendoli allarmisti e terroristi. Ora silenzio.
Quando c’è di mezzo il pane di onesti lavoratori, silenzio.
Ieri il mio amico Fabio Tedesco ha scritto una cosa interessante, “… la situazione è drammatica, siamo costretti a vendere chi può consentirci di incassare…
Ha ragione. Si venda Nestorovski e con il ricavato si finisca la stagione sperando di centrare la promozione con Puscas e Moreo e poi provare a riassestarsi con i proventi che arriverebbero dalla A. Ma se necessario si vendano anche Choche ed Aleesami, se si può far cassa.
Insomma a Milano, in questi ultimi 3 giorni di mercato, Foschi provi a piazzare quei colpi che possano salvare baracca e burattini. Perché di soli burattini ormai siamo stanchi.
Oppure chiamino Follieri e si inginocchino. Perchè peggio di così …
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