Domenica 30 dicembre, si è chiuso l’anno anche per la serie C. La ventesima giornata della terza serie del calcio italiano, ha visto confermare quanto fatto vedere finora, nel girone centro-meridionale. La Juve Stabia è un rullo compressore coi suoi 46 punti e un’imbattibilità che appare difficile da scalfire. Alle spalle delle vespe, vi sono Catania e Trapani che tengono un buon ritmo (soprattutto gli uomini allenati da Italiano nonostante le vicissitudini societarie) ma distano ben 9 punti dalla vetta.

ll Trapani è la vera sorpresa del campionato, (visto alla vigilia non era accreditato tra le favorite) ha costruito il suo cammino in casa dove ha vinto 8 gare su 9 e nell’ultimo match ha conseguito un importante pareggio in rimonta per 1-1 sul campo della Reggina nei minuti di recupero, che conferma la caratteristica principale di questa squadra, quella di non mollare mai.

Gli etnei hanno ancora una gara da recuperare e potrebbero accorciare a meno 6, cosa non impossibile visto lo stato di forma mostrato nelle ultime gare dagli uomini di Sottil, che dopo aver attraversato un momento estremamente delicato dal punto di vista dei risultati e delle prestazioni, sembrano tornati a recitare il ruolo di protagonisti in una categoria che si dimostra per nulla scontata.

Ma i rossazzurri possono contare sulla ritrovata verve di Francesco Lodi, che dopo aver messo a segno 8 reti e 11 assist nella passata stagione, non vuol essere da meno neanche in questa. Proprio nell’ultimo match giocato dal Catania al Massimino contro il Monopoli, è stato ancora una volta fondamentale l’apporto del numero 10, che ha sbloccato la partita con una punizione magistrale che ricorda i bei tempi andati. Le reti realizzate dal fantasista napoletano in questa stagione, sono già 8, condite da 7 assist.

Con i 3 punti conquistati domenica scorsa, gli uomini di Sottil hanno così rilanciato la propria candidatura a principale antagonista della Juve Stabia nella seconda metà di stagione. Sarà davvero dura se i campani terranno questi ritmi, ma con un Lodi così, i tifosi etnei possono sperare di tornare a disputare un campionato più consono al blasone della piazza.

Momento inverso per il Siracusa, che si trova al quart’ultimo posto con soli 15 punti. E’ una stagione di passione per la società aretusea, che ha visto già ben 3 cambi in panchina e sembra non riuscire a trovare il bandolo della matassa, complice una dirigenza che ha fatto di tutto per destabilizzare l’ambiente interno ed esterno ad una squadra che ha conquistato finora solo 4 vittorie in campionato (l’ultima lo scorso 17 novembre). Completa il quadro, il punto di penalizzazione dovuto ad alcune inadempienze societarie nei pagamenti dei tributi. Il cammino è sicuramente impervio, ma la squadra allenata oggi da Ezio Raciti, ha i mezzi per salvarsi se troverà la giusta tranquillità e compattezza.

Momento delicato anche per la Sicula Leonzio che domenica scorsa è stata sconfitta a domicilio per 2-0 dalla Viterbese. La posizione in classifica è abbastanza tranquilla, visto gli uomini di Torrente (subentrato a Paolo Bianco) occupano il 12esimo posto con 20 punti, ma i bianconeri non vincono dallo scorso 6 novembre, proprio dal match d’andata contro la Viterbese. La tranquilla posizione è dovuta proprio ai punti racimolati all’inizio del campionato, che hanno illuso l’ambiente. La salvezza resta ampiamente alla portata della società di Leonardi, ma va ritrovata la giusta concentrazione.

Nel girone I della serie D, il Bari si conferma assoluto padrone del proprio destino, forte dei 43 punti conuistati in 17 giornate. L’unica squadra in grado di poter impensierire i galletti, è la Turris che ha 34 punti complice i 2 di penalizzazione. La siciliana messa meglio in classifica è il soprendente Marsala, terzo a quota 27. Segue il Gela, quinto a quota 24 che ha dovuto dire addio a Karel Zeman (dimessosi) e ancora attanagliato dalle vicissitudini legate alla chiusura dello stadio, che impediscono ai biancoblu di poter avere maggiore continuità. 2 punti sotto vi sono Acireale (anch’egli protagonista di un girone d’andata molto altalenante e con gravi problemi societari) e Troina.

Continuano ad essere in grande difficoltà le due compagini di Messina. ll Città di Messina è a quota 22, (1 in più della Sancataldese quint’ultima) mentre l’Acr Messina è addirittura terz’ultimo a quota 17. Chiude la classifica l’Igea Virtus sempre più in crisi e punultima con 13 punti.

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