Cosa hanno in comune Lecce vs Palermo, Palermo vs Cosenza e Palermo vs Pescara?
Si potrebbe dire che da tutte il Palermo ne è uscito vincitore, ma il problema non è aver vinto ma come aver vinto.
Se si guarda oltre il risultato finale salta subito all’occhio come 4 gol su 7 non appartengono ai giocatori partiti dal primo minuto bensì a giocatori subentrati. Da sottolineare che 2 di questi gol hanno portato 6 punti ai rosanero.
Ma allora chi è l’artefice di tutto questo? Un’altro fattore che condividono quelle partite, la presenza di Roberto Stellone in panchina.

Ma non soffermiamoci solo sui gol ma analizziamo partita per partita.

Prima di Stellone, il Palermo viene da una brutta sconfitta in trasferta con il Brescia, i rosanero si trovano davanti uno scontro che sa di promozione con la neo retrocessa Crotone. Il mister romano decide di cambiare l’assetto tattico e mette una difesa a 4, partita che rimane sullo 0 a 0 nonostante i suoi ci abbiano provato diverse volte ad agguantare il vantaggio. Poi arriva il colpo di genio, in 10 minuti fa 3 cambi, al 63′ leva Haas (un po’ spento) e mette Rispoli cambiando così il modulo in un 3-4-1-2, al 71′ toglie Puscas e mette Moreo e infine al 76′ toglie Trajkovski e subentra Falletti, non ne sbaglia uno chi entra in soli 5 min fa meglio di chi esce: Rispoli crea panico sulla destra, Moreo conclude diverse volte e da centimetri alla squadra e Falletti accende la partita con la sua classe indiscutibile. Inutile dire che la partita finalmente si sblocca all’86’ con il gol vittoria di capitan Nestorovski.

Lecce-Palermo, partita difficile ma il Palermo e Stellone hanno bisogno di confermarsi anche fuori dal Barbera. Si ritorna alla difesa a 3 e cambia qualche interprete rispetto alla partita con il Crotone, mettendo molti dei subentrati dal primo minuto. Partita accesa che a fine primo tempo porta il risultato di 1 a 1, il secondo tempo però sembra avere un’intensità diversa sicuramente meno emozionante, allora ci pensa Stellone a stravolgere la partita facendo subentrare in primis Aleesami per Mazzotta che non aveva fatto bene ma dopo decide di volerla vincere a tutti i costi e allora entrano Puscas e Trajkovski ed escono Rispoli e Moreo. 85′ il Palermo la vince con una bella azione corale finalizzata da Puscas su assist di Trajkovski.

Il primo mezzo passo falso Stellone lo fa alla sua terza gara, quella che vede in campo, ovviamente, il suo Palermo con il Venezia del neo arrivato Zenga. Continua l’alternanza difesa a 3-difesa a 4 e sta volta è il turno dell’assetto a 4, partita che sulla carta sembra vedere i rosanero in netto vantaggio ma il match viene sbloccato dopo un brutto primo tempo al 59′ dai veneti con Segre. Ingenuità al 63′ di Trajkovski che viene espulso anche se con qualche dubbio, allora il solito Roberto Stellone reagisce facendo almeno 2 cambi su 3 molto offensivi consapevole del fatto che nonostante lo svantaggio i rosanero sono capaci di conquistare almeno il pareggio. E i fatti gli danno ragione perché al 90′ su un corner battuto da Jajalo si avventa sul pallone Struna e agguanta il pareggio.

Palermo che deve reagire dopo il pareggio con il Venezia e lo fa benissimo in casa del fanalino di coda Carpi, schiacciando gli avversari con il risultato netto di 3 a 0. Sta volta dato il risultato già maturato al 74′ i cambi sono più conservatori, infatti entra Salvi al posto di Pirrello data l’espulsione di Rispoli e Szyminski al posto di uno straripante e sfinito Moreo, l’unico cambio meno difensivo è quello tra Puscas e Nestorovski che aveva appena trovato il 3 a 0.

Giornata 11 il Palermo scende in campo con il Cosenza in casa e il risultato vede una partita a specchio con quella giocata a Lecce, infatti anche questa finisce 2 a 1. Partita che tarda a sbloccarsi e il gol del momentaneo 1 a 0 arriva sempre grazie all’ennesimo cambio azzeccato da Stellone, poiché entra Falletti ed esce Bellusci e 10 minuti dopo il cambio di preciso al 77′ su un coner battuto dallo stesso Falletti Salvi la mette alle spalle di Saracco. Ma all’allenatore dei siciliani non basta e fa subentrare Puscas per Moreo sperando in un Lecce bis, ma il pareggio non tarda ad arrivare infatti al 79′ Baclet mette il risultato sul’1 a 1.  Ultimo cambio a disposizione entra Haas esce Murawaski che da nuovo brio al match; al 90′ su un’invenzione di Aleesami che trova Nestorovski alle spalle della difesa cosentina che con un cucchiaio ben eseguito supera Saracco e il pallone quando sta per entrare viene spinto dentro dal numero 29 George Puscas. 2 a 1 e partita vinta.

Super big match della scorsa giornata quello giocato al Renzo Barbera tra Palermo e Pescara, prima e seconda in classifica. Il Palermo vincendo andrebbe in testa alla classifica con 2 punti di vantaggio e una partita in meno, partita che si rivela davvero complicata e che dopo una buona partenza i rosanero sbloccano con un’invenzione di Haas che serve Puscas che non sbaglia. Soffrono di più i rosanero nel secondo tempo dove il Pescara ci prova di più e si rende di certo più pericolosa, serve una spinta ai siciliani per questo il mister romano da un assetto più equilibrato sostituendo Falletti per Murawski e dopo una decina di minuti sostituisce uno stremato Puscas per Moreo. Partita che dopo 5 min la sostituzione di Puscas sta sul 3 a 0, chi avrà segnato? In 2 minuti con 2 conclusioni dalla distanza fanno prima 2 a 0 Murawski e poi 3 a 0 Moreo. Stellone la chiude e la vince ancora con la sua arma migliore: le sostituzioni.

Forse si pensa chela sostituzione migliore può essere Puscas per Moreo o viceversa, ma per adesso il cambio migliore non è stato in campo ma fuori: cioè quello tra Tedino e Stellone.

 

 

 

 

 

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