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Nella settimana più difficile per i tifosi rosanero che si interrogano sul futuro della società di Viale del Fante, il Palermo è chiamato al riscatto dopo la pesante sconfitta subita in casa ad opera della Salernitana.
Frenati, probabilmente dalla paura di perdere, i ragazzi allenati da Stellone lasciano l’iniziativa del gioco alla Cremonese. In avanti il tecnico rosanero schiera Falletti e Trajkovski dietro l’unica punta Moreo.
Dopo un inizio vivace, la squadra di Rastelli preferisce ripiegare all’indietro, la gara è abbastanza mediocre e condizionata da molti falli che spezzettano la partita. Il primo sussulto della partita arriva al 15’ con Moreo che ruba palla a centrocampo e va al tiro, para Ravaglia.
Sempre Moreo al 28’ è protagonista di una bella azione personale, sfugge agli avversari e serve sulla sinistra Jajalo, assist del bosniasco per Chochev che gira banalmente la palla di testa sulle mani del portiere.
Al 30’ Moreo si accascia a terra, Stellone è costretto al cambio e al suo posto manda in campo Puscas. Al 34’ l’arbitro regala una punizione dal limite alla Cremonese e ammonisce Bellusci su presunto fallo su Strizzolo; calcia Piccolo ma la palla finisce sul fondo. Il Palermo concede troppo, manca il gioco di squadra ed il troppo individualismo penalizza le rare occasioni di contropiede. La Cremonese ci crede e intensifica il pressing, al 41’ è bravo Brignoli a rimanere fermo ed a respingere di piedi il tiro a botta sicura di Piccoli che aveva saltato Salvi. Nei minuti finali la squadra grigiorossa aumenta il forcing e trova dapprima un calcio d’angolo al 43’ che Brignoli para in sicurezza, poi il gol del vantaggio, allo scadere del terzo minuto di recupero, con Arini, che totalmente indisturbato insacca il pallone in rete alle spalle di Brignoli.
Da segnalare il pessimo contropiede di Trajkovski che al 44’ non sfrutta l’occasione di servire Falletti tutto solo davanti al portiere e preferisce calciare la palla per mandarla sul fondo.
Il secondo tempo si apre con un Palermo totalmente confuso, nessuna reazione da parte dei giocatori rosanero che danno la sensazione di non riuscire più a riprendere in mano la situazione. Poco aggressivi i ragazzi allenati da Stellone mancano di lucidità e subiscono in maniera passiva le incursioni di una squadra mediocre come la Cremonese, che sembra giochi da sola.
Privo di un valido schema di gioco offensivo, il Palermo sembra difendere la sconfitta per 1 a 0. Al 66’ Jajalo guadagna una punizione battuta da Trajkovski che si perde nel nulla. Al 67’ Stellone viene espulso per proteste. Un minuto dopo la Cremonese sfiora il gol del raddoppio con Piccolo, il suo tiro viene parato da Brignoli che manda la palla in calcio d’angolo, ma il 2 a 0 arriva al 70’ con Migliore che con un tiro preciso trafigge il portiere rosanero.
Il Palermo perde la sua seconda gara consecutiva, a preoccupare è la condizione mentale ed anche fisica dei giocatori. Da quanto fin qui visto la squadra rosanero sembra avviata a ripetere il girone di ritorno dello scorso anno. Le vicende societarie hanno inciso pesantemente e probabilmente continueranno ad incidere sul prossimo futuro della squadra. Nuvole nere si adensano sul cielo rosanero e con il mercato ancora aperto c’è anche il rischio di perdere quei giocatori che hanno estimatori. Tutto può succedere, ma l’involuzione tecnico-tattica della squadra di Stellone preoccupa ed apre a scenari che fino a qualche settimana fa erano assolutamente impensabili. Il Palermo ha perso del tutto la cattiveria agonistica che aveva caratterizzato il ritorno in panchina del tecnico romano, manca un leader capace di caricarsi la squadra sulle spalle. Dopo la pausa natalizia il gruppo sembra esserci disgregato ed esprime un gioco poco convincente ed in ogni caso non assolutamente pronto e maturo per la promozione diretta.

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