Palermo

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Quando il Palermo chiama, il popolo rosanero risponde: 22.329 spettatori per Palermo-Brescia, record stagionale con curva  Nord che fa registrare il tutto esaurito. Il tam tam sui social che inviatava i tifosi a ritornare al Barbera ha ricompattato lo zoccolo duro del tifo rosanero, che per tutta la durata della gara ha fatto sentire incessante il suo calore.
Stellone schiera il 4-3-2-1 con Falletti e Trajkovski dietro l’unica punta Puscas.
Primo tempo con il Palermo che fa possesso palla e Brescia che controlla bene e si affida alle ripartenze. La gara si mantiene equiibrata per tutta la durata della prima frazione di gioco e le squadre vanno a riposo con il punteggio fermo sullo 0 a 0.

Nella ripresa il motivo tattico del gioco non cambia, la squadra rosanero fa la partita, il Brescia difende bene e riparte pericolosamente in contropiede.
Al 74′ Stellone prova a dare una scossa ai suoi, toglie Falletti e manda in campo Nestorovski. Entrambe le squadre vogliono vincere e si lotta furiosamente su ogni pallone. Ma è il capitano che alla prima palla utile la mette dentro, 1 a 0 per il Palermo e Barbera impazzito. L’ingresso di Nestorovski spacca in due la partita, il macedone morde il terreno di gioco, ma il Brescia non si arrende e al 92′ trova il gol del pareggio con Tremolada che beffa Brignoli con un strano tiro-cross che sorprende il portiere rosanero.
Un vero peccato per i ragazzi di Stellone che meritavano la vittoria dopo aver dominato a lungo a gara, Brescia abbastanza fortunoso in occasione della rete del pareggio. Al Palermo non si può rimproverare assolutamente nulla, la ruota della fortuna ha girato abbondantemente dalla parte della squadra dell’ex capitano rosanero, che ha saputo trasformare in oro tutto ciò che ha toccato riuscendo a recuperare lo svantaggio nell’unica vera occasione che ha avuto.
Il pubblico del Barbera, 12° uomo in campo, non è bastato. Resta l’amarezza di un risultato bugiardo che premia il Brescia oltre ogni reale merito. Il Palermo ha messo in campo tutto ciò che aveva, cuore, grinta e tenacia, ma è un momento difficile, non solo calcistico, che si dovrà cercare di superare tutti quanti insieme.

 

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