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Andare via dalla propria città, per studio o per lavoro non è mai una scelta facile; ancor più difficile lo è per un palermitano, così legato alle proprie tradizioni ed agli affetti familiari. Più passano gli anni, più forte è il sentimento che lega un emigrante alla sua città, anche attraverso una passione calcistica che non conosce barriere, distanze e categorie.

Cosa spinge poi un gruppo di palermitani residenti in Piemonte, in Toscana ed in Lombardia a fondare un pagina facebook dal titolo inequivocabile “Siamo solo Palermitani” lo racconta il titolo stesso. C’è tutto l’orgoglio e la fierezza di sentirsi parte integrante di una terra, che benché amara, è e resterà per sempre la propria terra, le proprie radici, che niente e nessuno potrà mai cancellare.

Sono tantissimi i nostri emigrati che seguono il Palermo in giro per l’Italia, con un amore incondizionato che li porta a macinare chilometri su chilometri per vedere la squadra del cuore,  come quelli percorsi da Antonella La Mendola, admin della pagina FB “Siamo Solo Palermitani”, che per andare a trovare i suoi beniamini in trasferta a Carpi percorrerà ben 360 km fra andata e ritorno.

 

 

 

”Vivo in Toscana da 21 anni e da sempre amo questi colori – ha raccontato Antonella – Una passione inspiegabile che mi spinge a seguire quasi tutte le trasferte del Palermo in giro per l’Italia, ma non solo, spesso vengo anche a Palermo. Abito ad Incisa Valdarno, in provincia di Firenze, oggi ho preso un giorno di ferie ed allo otto di stamattina mi sono messa in viaggio per raggiungere Carpi, per venire a trovare i giocatori in albergo. Sinceramente non mi aspettavo un’accoglienza così gentile e calorosa da parte di tutti loro. Il primo che ho incontrato è stato Alberto Pomini, che è rimasto molto colpito dal nostro affetto. Non immaginava che il Palermo fosse così seguito fuori dalla Sicilia. Pian piano si sono avvicinati tutti gli altri, Haas con un gran bel sorriso solare, Puscas molto gentile, i nostri ragazzi palermitani Fiordilino ed Accardi, il nostro capitano Ilija Nestorovski, tutti sono stati molto disponibili. Io invece mi sentivo nel paese dei balocchi. Il team manager mi ha regalato il gagliardetto, per l’emozione mi tremavano le ginocchia. Poi ho intravisto Mister Stellone che leggeva il giornale, quest’uomo trasmette tanta serenità ed un’energia molto positiva, anche lui è stato molto cordiale. Ma chi mi ha colpito più di tutti è stato il Direttore Sportivo Rino Foschi, con la sua umanità e la sua cortesia, una persona squisita, mi ha accolto con un grande sorriso, è stato davvero disponibile ed affettuoso.

Mi ha particolarmente e favorevolmente impressionato – ha proseguito Antonella – il clima sereno e festoso che si respirava, anche lo scorso anno sono venuta a Carpi e posso assicurare che non c’era questa atmosfera. Quest’anno li ho visti molto fiduciosi, allegri e scherzosi, quando ho fatto la foto con Rajković, i suoi compagni mi dicevano di non stringerlo troppo altrimenti si rompeva,  lui alla battuta ha riso molto divertito. Struna, al quale ho fatto i complimenti,  mi è sembrato invece molto timido. E’ stata certamente una bellissima esperienza che mi ha lasciato molta dolcezza nel cuore, una gioia immensa, che solo chi come me sta lontano dalla propria città, può capire fino in fondo”

Una felicità che per Antonella La Mendola significherà anche un ritorno a casa a notte inoltrata, dopo aver percorso da sola in macchina 180 km di autostrada. Una bella fatica che in molti forse pensano non valga la pena di fare:

“Ovviamente si, ne vale la pena e dico ai tifosi rosanero di fare tutti i chilometri che li separano dalla squadra se sentono davvero di amare questa squadra. Io ne ho fatti anche di più, perché il Palermo si ama sempre, da lontano e da vicino. Non voglio dire assolutamente nulla su chi entra o non entra allo stadio, non giudico le scelte degli altri, perché ognuno ha il diritto di amare questa squadra come sente e come vuole. Oggi per me è stata  una giornata veramente piena di emozioni, un Palermo così unito non me lo ricordavo da tempo, i ragazzi mi hanno detto che ce la metteranno tutta, ma la cosa più importante che ho potuto constatare con i miei occhi, e che per me è fondamentale, è che questo è un gruppo molto unito e questo mi fan ben sperare per il futuro del  nostro campionato”.

Cettina Pellitteri

                          

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