‘’Cerco un centro di gravità permanente

Che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose sulla gente

Avrei bisogno di

Cerco un centro di gravità permanente..’’

Vi starete chiedendo cosa possa mai entrarci il maestro battiato. E forse vi sbagliate. O forse, probabilmente, mi sbaglio io. Però, vi prego, non cadete nel tranello del ‘’Mi leggo il titolo, basterà’’. Ascoltate questa fiaba.

La tifoseria è stanca, più che stanca ormai arrabbiata. Ogni ora che passa trascina con sé odio e rabbia. L’odio non si accompagna più all’amore come diceva il buon Catullo, la rabbia porta a non scaldare i seggiolini ”verde sbiadito” del barbera. E’ il lento declino dell’era Zamparini, c’è poco da dire. 

L’essere umano, da quando è sulla terra, non riesce a sopportare la ‘’presa in giro’’,  più che mai il tifoso palermitano, diciamocelo.

..In gergo tecnico diremmo ‘’a pigghiata pi fissa’’.

Battiato affermava il suo successo, entrando nella storia del pop internazionale, nel 1981 con ‘’Cerco un centro di gravità permanente’’. Il maestro siciliano evidenziava nel brano il suo senso di smarrimento. Il bisogno e la necessità di un ‘’centro di gravità’’ Stesso senso di smarrimento che è giunto a provare oggi il tifoso palermitano, in balìa di notizie misteriose, incomprensibili, a volte  insensate. Se avessimo dovuto credere al primo comunicato di 6 anni fa, questo articolo oggi non sarebbe pubblico, non esisterebbe. La novella ’’No, questa volta è fatta, è solo questione di firme’’ è diventata conosciuta. Forse bisognerebbe cambiare copione. D’altronde, a chi piacerebbe andare a teatro, credendo entusiasticamente di vedere un bel nuovo spettacolo e, poi, vedere sempre lo stesso, con circa sempre gli stessi attori e lo stesso protagonista? Ben 6 anni che il tifoso guarda questa novella, aspetta queste firme astratte. Oggi non rimane che rabbia, sfiducia…quindi scetticismo.

’’Furbi contrabbandieri macedoni

Gesuiti euclidei

Vestiti come dei bonzi per entrare a corte degli imperatori’’

Lo sconforto è grande ma noi palermitani abbiamo un cuore grande e come diceva Loretta Goggi ‘’..Per innamorarmi basta un’ora’’, non riusciamo a non sentire l’odore del prato della favorita per più di qualche partita. Il tifoso sente l’inarrestabile necessità di quell’antidoto. Quell’antidoto che è la partita del Palermo, che sono i colori rosa che contrastano con il prato curato della Favorita.

‘’Un’attesa pari a una agonia…di orizzonti non ne vedo mai’’ Mia Martini, Minuetto

Adesso, più che mai davvero, bisognerebbe invertire il senso di marcia: Sfidare questo cumulo di rammarico formatosi e agire inversamente: ‘’Torniamo allo stadio, alla faccia vostra’’.

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