Palermo

Fermi tutti, il Palermo non è un circo. E merita rispetto…

“Venghino, signori, venghino … è arrivato il circo!”. Oppure, sono giunti in paese i saltimbanchi, i musici, i cantastorie. Della tecnica di irretire e imbonire il pubblico, fece un’arte Phineas Taylor Barnum, proprietario del famoso circo che portava il suo nome. Barnum aveva un incredibile talento per attrarre spettatori: affiggeva dovunque manifesti e cartelloni dalle scritte roboanti e divulgava per mezzo stampa notizie false, o esagerate, riguardo a quello che si sarebbe potuto ammirare nei suoi show. Non a caso, l’impresario è passato alla storia per una sua celebre battuta: “there’s a sucker born every minute”, ovvero “ogni minuto nasce un gonzo”.
Vi ricorda nulla? A noi si, decisamente si.

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Di pagliacci, saltimbanchi, giocolieri, maghi e illusionisti negli ultimi anni ne abbiamo visti fin troppi dalle parti del Renzo Barbera. Del resto, a pochi metri dal tempio del calcio a tinte rosanero, i circhi che arrivavano in città hanno sempre avuto la loro sede naturale.
Ma, purtroppo, la stagione a dir poco fallimentare che stiamo vivendo ci costringerà a leggere mille e più nomi di soggetti interessati a comprare le quote di Tony Di Piazza e Dario Mirri piuttosto che delle imprese della squadra rosanero.
Fino a qualche giorno fa i possibili interessati si contavano sulle dita di una mano, su tutti il fondo Algebris e il patron del Leeds, Radrizzani, nonostante le smentite di rito. Ma soprattutto si trattava di nomi veritieri e credibili.

E cominciano a spuntare nomi…

Le ultime dichiarazioni di Dario Mirri, che a dire il vero nulla hanno tolto e nulla hanno aggiunto a quanto avevamo detto e scritto molto tempo prima di tanti altri, cifre comprese, pare abbiano aperto una sorta di vaso di pandora in salsa rosanero.
Tant’è che i nomi più improbabili sono iniziati ad uscir fuori. Meno male però che oggi esiste internet e basta poco per capire con chi si ha a che fare. A questo punto mancano solo Pippo, Pluto e Paperino, la Banda Bassotti, Braccio di Ferro e Pisellino e il quadro è completo. Ma siamo certi che prima o poi si interesseranno alle sorti del Palermo anche E.T. e la signorina Rottermeier che con la sua proverbiale severità, acidità e ossessione per il controllo potrebbe essere utile dalle parti di viale del Fante. Ma siccome ci ha appena riportato alla mente una vecchia conoscenza ci permettiamo di consigliare a Mirri e a Di Piazza di tenerla alla lontana.

Scherzi a parte, una cosa però ci sentiamo di dirla nuovamente, diffidate dai nomi che verranno fuori. Un imprenditore serio che vuol portare avanti una trattativa seria la tiene per se. Chi ha davvero i soldi è abituato ad un certo tipo di trattative e sa come si conducono, ovvero nelle sedi opportune, sedi societarie piuttosto che studi legali. Ne il venditore ne tantomeno il compratore le spiattelleranno ai quattro venti almeno fino a quando non ci sarà nero su bianco.
Chi invece si comporta diversamente è evidente che è in cerca solo e solamente di facile pubblicità.

P.S. Avviso ai naviganti: nessuno pensi che quello rosanero sia un circo ne tantomeno un teatrino. Il Palermo e i suoi tifosi meritano rispetto, grande rispetto

 

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4 Commenti

  1. Sono d’accordo su tutto, non riesco a capire chi possa avere interesse a a farsi pubblicità, accostandosi ad un club fallito e provinciale che sta ripartendo dalla serie C È come se uno si sentisse figo a pubblicare foto vicino ad una Seat Marbella del 1995..

  2. Il primo che ha mancato di rispetto i tifosi rosanero è stato il nostro “caro ” sindaco che ha dato per clinelismo la società allo squattrinato MIRRI.

    • Io in effetti sono d’accordo con te l’avrei data o al a Bill Gates oppure al proprietario di Amazon che si erano presentati erano disposti ad investire Non so perché Orlando abbia scelto Mirri

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