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Il Palermo affronterà il Bisceglie al “Renzo Barbera” nella gara valida per la ventiquattresima giornata di Serie C. Il tecnico Roberto Boscaglia ha presentato l’impegno in conferenza stampa.

LA FORMAZIONE E Il DOPO AVELLINO – “Almici ha avuto un piccolo problema, preferiamo non rischiarlo. Tornerà a disposizione per la prossima gara. Odjer è ancora fuori, di Doda avete letto. Marconi è fuori da tanto e non può avere i 90 minuti, ma sarà con noi. Abbiamo fatto tanti cambi di formazione, è vero. È normale però che ci siano giocatori che vengono utilizzati di più. Stiamo cercando di trovare i modi per migliorare la classifica. Nelle ultime partite la squadra ha provato a dare il massimo. Meritavamo di più rispetto a quanto abbiamo raccolto. Gli errori capitano, quando succede al portiere subisci gol. Pelagotti è un professionista, abbiamo avuto modo di scherzare un po’ sulla papera. Sa che sono cose che succedono, ha l’intelligenza per capirlo. Dopo la partita di Avellino eravamo un po’ tutti abbattuti, non meritavamo la sconfitta. Non ho dubbi che sapremo rialzarci. Dobbiamo fare di più, quello fatto finora non basta. Lucca sta venendo fuori adesso e deve capire come funziona. Abbiamo giocatori importanti in quella zona di campo. Il problema non sta nel caricare i giovani di responsabilità. Noi dobbiamo essere un po’ più fiduciosi. I ragazzi di 20 anni devono sapere che maglia hanno addosso e dove stanno giocando. Le loro prestazioni non potranno mai essere, sotto il profilo dell’esperienza, come quelle di un trentenne. Ma secondo me è ancora meglio. Sentono meno pressione addosso”.

BISCEGLIE – “Contro il Bisceglie è una gara importante. Dobbiamo vincere con una prestazione importante. Serve far capire chi siamo. Dobbiamo andare in campo per macinare l’avversario. Non ci interessano i numeri. Servono i tre punti, non voglio sentire parlare di situazioni negative, di gol che non si fanno, di gol subiti per un episodio. Abbiamo le potenzialità per uscire da questo momento. Il Palermo domani deve avere la faccia incazzata e arrabbiata. Non voglio più parlare di Avellino, non siamo stati surclassati. Abbiamo motivi per essere arrabbiati, dobbiamo andare in campo con un veleno addosso che non si è ancora visto. Carenza di gol? Siamo una squadra che nasce per costruire gioco e per difendere bene, aggredendo alti. Davanti dobbiamo capire che abbiamo ragazzi del 2000, poi c’è Saraniti che si batte come un leone e che può arrivare sotto porta magari un po’ stanco. Sono situazione che abbiamo valutato e sulle quali stiamo lavorando. Non si può insegnare ad avere il fiuto del gol, lo acquisisci giocando e capendo dall’errore. Non è semplice, ci stiamo lavorando”.

CRITICHE – “Quando le cose vanno bene il merito è giusto che sia di tutti, ma quando le cose vanno male deve essere uguale. Le critiche per me a ono uno stimolo, mai un fastidio. Lavoro su me stesso ogni giorno. Questa squadra può fare di più e deve farlo con allegria. Siamo in una città particolare e in una piazza importante. Bisogna saper tenere un certo peso di responsabilità sulle spalle. Dobbiamo superare questo step. Il risultato non viene da singoli episodi, dobbiamo arginare le situazioni negative. Dobbiamo guardare quello di buono e meno buono stiamo facendo. Non possiamo stravolgere il mondo”.

CESSIONE – “Queste voci non sono arrivate a scalfirci; abbiamo avuto ampissime garanzie dal club che non c’è niente. I giocatori devono pensare al campo e a lavorare. Non ci abbiamo minimamente pensato. Abbiamo sempre parlato di un percorso a lunga scadenza ma nessuno si aspettava di essere in questa posizione di classifica. Già contro il Bisceglie dobbiamo cominciare a dimostrare”.

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