Dario Mirri Palermo

Ma siamo certi che Pippo, Pluto e Paperino piuttosto che Follieri, Cascio, Ferrero, gli arabi o gli alieni vogliano o abbiano mai voluto davvero acquistare il Palermo? O piuttosto che loro e tanti altri non cerchino solo facile visibilità? E’ quello che ci chiediamo da qualche giorno ovvero da quando abbiamo scoperto che da più di un anno il presidente della Sampdoria, Ferrero, ha presentato un ricorso al Tar contro il bando del Comune di Palermo che assegnava il titolo sportivo in D all’Hera Hora di Mirri e Di Piazza.

E guarda caso, dopo più di un anno, la notizia viene fuori proprio adesso che il Palermo non sta di certo vivendo un periodo sereno, tra risultati del campo e vicende extracalcistiche come la decisione di Di Piazza di esercitare il diritto di recesso.

Tralasciando l’esito del ricorso che, nella migliore delle ipotesi verrà discusso tra un paio di anni e che comunque non porterà ad alcun stravolgimento dello stato delle cose, ci chiediamo quale sia l’obiettivo preciso di tutto ciò. Siccome è Natale e siamo più buoni preferiamo non infierire lasciando ogni considerazione a chi legge cosicché, se già non l’abbia, potrà farsi una sua idea.

Si può comprare il Palermo?

Oggi, se davvero qualcuno volesse acquistare il Palermo, in toto o in quota parte, ovviamente di maggioranza onde non essere costretti a rivivere quanto accaduto, sarebbe semplicissimo.

Ma il qualcuno in oggetto dovrebbe volerlo davvero e non solamente fare proclami sui mass media supportati dal nulla o cavalcati da qualcuno per chissà quale interesse personale. Chi vuole il Palermo e ha intenzioni reali di comprarlo dovrebbe andare molto semplicemente da un notaio e depositare un assegno di X euro per dimostrare prima di tutto la propria serietà e soprattutto solidità.

Fino a quando ciò non accadrà si tratterà solo e solamente di parole inutili e i palermitani di chiacchiere come le tante che sono state fatte negli ultimi anni, e sappiamo come è andata a finire, sono stufi.

Palermo vuole gente seria e tutto si può dire a Dario Mirri, non per mancanza di considerazione di Di Piazza ma perché con lui si dovrà trattare considerato che ha la maggioranza, tranne che non lo sia. Siamo certi che Mirri, da tifoso prima e da imprenditore e presidente del Palermo dopo, oggi più che mai sarebbe il primo contento di poter cedere la società rosanero in mani sicure.

Quanto vale il Palermo

Quanto ci vuole per comprare il Palermo? Azzardiamo intorno ai dieci milioni di euro. Quindi Ferrero, visto che proprio lui è l’ultimo tornato di moda, vada da un notaio a Palermo, a Genova o dove preferisce e a quel punto chiami o faccia chiamare Mirri. In ogni caso una mossa del genere lo metterebbe spalle al muro e la storia cambierebbe. Solo così potremo iniziare a pensare che stavolta le sue intenzioni siano serie, altrimenti che lasci in pace il Palermo lui come tutti quelli che non vogliono davvero il bene della squadra rosanero.

Lo ribadiamo: pare che tutti vogliano il Palermo, almeno a parole, ma alla fine nessuno lo prende o è in grado di farlo, come è possibile? Certo se la logica è quella degli inglesi o dei Tuttolomondo…

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4 Commenti

  1. Caro Fabio, occorre innanzitutto capire se Mirri ha intenzione di vendere o di andare avanti da solo, magari lui il compratore lo ha già

  2. Condivido in pieno. L’unica cosa che non mi torna è perché un presidente che ha una squadra di A sceglierebbe il Palermo, una neopromossa in C per farsi pubblicità.

  3. 90minuti di applausi. Finalmente un commento serio e razionale. Tralasciamo ogni considerazione sulle reali capacità economiche del Viperetta, vero “alter-ego” di Garrone nella gestione della Sampdoria, che a Genova gira con la scorta, che ha e ha avuto problemi con la giustizia e che, da imprenditore del settore cinematografico, non se la deve passare proprio benissimo in epoca COVID. Se avesse voluto davvero prendere il Palermo avrebbe presentato il ricorso al TAR con la procedura d’urgenza, invece di veder discutere la causa da qui a due anni. Che la non-notizia esca fuori dopo l’apertura della crisi societaria da parte dello zio d’America tornato strisciato, è sospetto. Come “seconda squadra” abbiamo già dato e francamente la Sampdoria non è la Roma. Se Ferrero, o Di Piazza, o chiunque altro, vuole acquistare il Palermo, si faccia avanti con argomenti seri (i’ picciuli) e non con dichiarazioni che non costano niente, ma che fanno solo danno al Palermo. Arabi finti, cinesi, messicani, inglesi senza una lira, buffoncelli noti solo per le loro donne, truffolomondi vari non ne vogliamo più vedere a Palermo.

  4. La valutazione di 10 milioni mi sembra alquanto eccessiva però condivido il pensiero per chi volesse comprare il Palermo di par parlare i fatti e non le dichiarazione d’intenti per avere visibilità .
    In ultima analisi non riesco proprio a capire come il comune abbia dato il Palermo ha uno squattrinato arrogante come mirri che non ha nemmeno la possibilità di pagare il canone dello stadio.

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