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Un vero e proprio “terno al lotto”, l’incubo di ogni tifoso palermitano, che al solo sentire la parola play-off ripercorre rapidamente immagini e flash di delusioni cocenti, soprattutto recenti.

Un Palermo che è arrivato a tanto così dal raggiungimento di un obiettivo e che ha visto nei play-off, la sua ultima spiaggia, spesso mancando il bersaglio.

Quest’anno lo scenario sembra assolutamente diverso: non sono cambiate le ambizioni di vittoria, o la voglia di approdare in una categoria superiore. Palermo è una piazza che ha fame di calcio e non si accontenta di star senza obiettivi, di stazionare a lungo in categorie inferiori.

Però alle porte del Natale e a fine anno è utile guardare in faccia la realtà e fare bilanci: la promozione diretta sembra quasi un miraggio, con una Ternana che, pur avendo arrestato in parte la sua corsa, va a mille per gioco e risultati.

Così come molte altre squadre che stazionano nelle prime posizioni. Ieri la sfida con il Bari può sicuramente dar fiducia al Palermo che sa di potersela giocare con tutti, ma non basta: i play-off e un buon piazzamento sono quindi l’obiettivo principale per il finale di stagione dei rosanero.

Una curiosità allora sorge spontanea: e se stavolta, la storia si ribaltasse?

E’ necessario per poter rispondere a quest’interrogativo conoscere in dettaglio quelli che sono stati i più salienti scontri play-off che il Palermo ha affrontato.

LO SPAREGGIO CON IL LECCE

La prima occasione si presenta per il Palermo nel Campionato Meridionale del 1928-1929. Un Palermo che aveva cambiato denominazione proprio in “Palermo Football Club” (come quella attuale) a seguito di un recente fallimento.

A fine campionato arrivò secondo, a pari punti con il Lecce, nel girone A composto da squadre del calibro di Cagliari, Foggia e Lecce e saranno queste insieme al Palermo a giocarsi le semifinali. Non si può proprio definire una sfida play-off nei termini in cui viene intesa ora, ma il Palermo perse il treno per la Serie B, dove ad aver la meglio furono proprio i giallorossi con il risultato di 1-0 nel neutro di Napoli.

I PLAY-OFF CON IL SAVOIA

A distanza di tempo poi chi non ricorda gli amari play-off del 1998-1999?

Il Palermo quell’anno fu ripescato, a danno dell’Ischia. Ci si aspettava una grande stagione. I rosanero contesero il primato alla Juve Stabia sino all’ultimo, ma a farla franca fu poi la Fermana. Fu in questa occasione che sfumò per il Palermo la possibilità di vincere i primi play-off ufficiali: contro il Savoia alle semifinali, i rosanero incassarono due sonore sconfitte.

A fare da intermezzo una fallimentare stagione, quella successiva del 1999-2000 in cui i rosanero non riuscirono nemmeno a qualificarsi per la zona play-off in virtù di una peggiore differenza reti con l’Arezzo di Serse Cosmi.

Nel 2000 arriva poi la svolta: l’acquisto del Palermo da parte di Sensi e la storica promozione in B, tachicardia per il ritorno finale del Messina, vanificato dall’errore sul dischetto di Torino per i messinesi e la sconfitta contro l’Avellino.

SERIE B: LA FINALE PLAY-OFF CON IL FROSINONE

Ma sicuramente alla parola play-off non si può non associare la finale persa contro il Frosinone nel 2017-2018: un Palermo che aveva dominato il campionato, campione d’inverno e che nella seconda parte ha invece chiuso al quarto posto a -1 dalla promozione diretta. Una finale che rimarrà macchiata da una direzione di gara discutibile, dai famosi palloni in campo e tanto altro…

L’ANNO DEL FALLIMENTO

Un andamento fotocopia del Palermo un anno dopo: una squadra straripante nel girone d’andata che si scioglie come neve al sole per via dei numerosi problemi societari che porteranno di lì a poco al fallimento. Un Palermo che getta via i punti di vantaggio sugli avversari e che sarebbe quindi nuovamente stato costretto ai play-off, giunto al terzo posto, se la giustizia sportiva non avesse fermato tutto…

IL PRESENTE

Ma facendo un rapido ragionamento: in tutti questi esempi… il Palermo è partito da favorito, nella corsa ai play-off. Oggi sappiamo che la squadra guidata da Boscaglia, pur avendo grandi individualità e ottimi margini di crescita, non si potrebbe presentare come una corazzata in grado di battere chiunque. Almeno sulla carta.

E se fosse questa l’arma vincente ed inaspettata per quest’anno? Il Palermo potrebbe esser una squadra rivelazione, ed in sordina, sul filo del rasoio… ottenere chissà quello che nella storia non è mai riuscita a conquistare.

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