Chiamarla emergenza è puro eufemismo, perché il problema delle sepolture al cimitero dei Rotoli di Palermo è una cancrena senza fine che il Comune non riesce a risolvere ormai da diversi anni e che periodicamente riesplode in tutta la sua drammaticità.

Ad oggi sono quasi 500 i defunti in attesa di una degna sepoltura. Le bare sono accatastate in gazebi provvisori perché non solo non ci sono posti liberi dove poter seppellire le salme, ma si è anche rotto il forno crematorio. L’ennesimo guasto causato da una mancata manutenzione, nonostante i ripetuti solleciti della Reset, la società che se ne occupa, che chiedeva fondi per potere intervenire.

Il dolore e la rabbia dei familiari è più che comprensibile. Costretti a convivere con un lutto che non finisce, attendono da tempo di ricevere da parte del Comune una risposta definitiva e risolutiva del problema. Sulle bare i nomi delle persone defunte, le foto ed i fiori. Qualcuno ha scelto di fare cremare i propri morti altrove, sobbarcandosi oneri e spese non indifferenti (dai 350 euro fino a 1.350). Per ristrutturare il forno crematorio, lo scorso 5 giugno, l’amministrazione comunale aveva stanziato, prelevandoli dal fondo di riserva, 220 mila euro, ma ad oggi non c’è nessuna traccia dei lavori.

“È vero – ha spiegato l’assessore Roberto D’Agostino – stiamo soffrendo soprattutto per le inumazioni, dove davvero scarseggiano i posti. Non ci sono attese per le cappelle e le sepolture private, abbiamo in deposito solamente 80 salme per i loculi, ma 60 posti a disposizione subito. Laddove la lista si allunga sono le inumazioni. Stiamo ora cercando la soluzione liberando circa 1500 nicchie sul muro di cinta di via Papa Sergio. Si tratta di quelle che hanno le concessioni trentennali in scadenza.”

Intanto il sindaco Orlando, ha convocato una conferenza di servizi sullo stato di avanzamento della progettazione per il nuovo cimitero di Ciaculli per cui sono stati stanziati 15 milioni di fondi del Cipe, ed una riunione con gli uffici interessati dalla situazione di Santa Maria dei Rotoli per valutare soluzioni straordinarie atte a ridurre i gravi ritardi nei tempi di tumulazione delle salme, non solo per il rispetto dovuto alle famiglie dei defunti, ma anche per scongiurare rischi di tipo igienico sanitario.

Nei giorni scorsi il Comune di Palermo, per fronteggiare l’emergenza al cimitero dei Rotoli, ha inviato degli avvisi ai concessionari delle sepolture trentennali in scadenza. Con l’arrivo del caldo la situazione dal punto di vista igienico-sanitario può solo peggiorare, lo stesso D’Agostino ha per altro dichiarato che non si può stabilire quanto tempo ci vorrà:

“Dipenderà – ha detto – da quante operazioni di riunione resti si riusciranno a fare, ma siamo certi che almeno la metà, entro pochi mesi, saranno disponibili. L’esumazione dei resti, secondo quanto previsto dalla legge, deve essere effettuata alla presenza di almeno un familiare del defunto ed un medico dell’Asp che certifichi il completamento del processo di mineralizzazione.”

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