Le discoteche verso la riapertura, ma rispettando quelli che saranno i limiti imposti da un nuovo decreto, da aspettarsi entro questa settimana. Il confronto con le regioni ha prodotto un’ampliamento delle linee guida da seguire nei vari settori (compreso quello delle discoteche) e le schede sono state già inviate a Palazzo Chigi. Da qui, appunto, sarà emanato un nuovo decreto che eventualmente poi le regioni possono modificare in modo “personale”, ma sempre adottando la giusta rigidità rispetto al modello nazionale, mai l’opposto.

Dunque, quali sono le proposte sul settore della discoteca? Quali norme dovranno seguire i giovani? Anzitutto sarà possibile creare una discoteca all’aperto: in una terrazza, in un giardino o in un qualsiasi spiazzale che non sia però al chiuso. Sì ai balli in pista, ma solo mantendendo 2 metri di distanza. Niente cocktail al bancone o in piedi, ma soltanto nei privè (forse). Sarà obbligatoria la mascherina anche all’aria aperta, mentre saranno da evitare i contanti e le lunghe code all’ingresso.

Per rispettare queste le linee guida, è necessario che anche i gestori dei locali si adattino di conseguenza. Il che vuol dire che i locali o gli spazi all’aperto, o le piste da ballo appunto, dovranno essere allestite in un certo modo affinchè le regole possano essere rispettate. Dunque imporre un numero massimo di persone che possono accedervi (sarà installato un contapersone digitale per monitorare gli ingressi) e collocare dei buttafuori all’interno che controllino che venga rispettata la distanza tra una persona e l’altra (di 2 metri lo ricordiamo)

Non ci saranno dunque feste improvvisate: sarà misurata la temperatura corporea all’entrata (che dovrà essere inferiore ai 37,5 gradi) e il bigliietto sarà acquistabile online per avitare che si creino assembramenti e lunghe code ai botteghini. Possibile pagare anche alla cassa (protetta da barriere in plexiglas) ma solo con bancomat, non in contanti. 

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