Silvia Romano è stata liberata. Un’italiana è tornata a casa. Punto. Il resto conta poco. Se sia andata a cercarsela o è rimasta vittima di un brutale sequestro, oggi la cosa che deve far sorridere è che una nostra connazionale ha fatto ritorno in famiglia.
Come tutti gli italiani mi imbatto nell’ultima genialata di Feltri e cioè il suo commento twitter sulla liberazione di Silvia Romano.
Mentre arrivano messaggi di solidarietà da destra a sinistra, cioè trasversali al mondo politico e sociale, c’è invece chi continua strenuamente a volerla fare fuori il vasino. Qualcuno dirà: voglia di apparire, di suscitare scalpore. Di far parlare di se, voglia di protagonismo.
Può darsi, però temo che ci sia qualcosa di diverso, di più grave perché riguarda la salute…mentale.

Imbattendomi nei commenti twitter sul post del succitato Feltri, scopro che in tanti mettono in risalto la sua passione per il buon vino.
Una grande passione, a giudicare da ciò che leggo. Insomma, si allude all’alcolismo o zone limitrofe. Ed il quadro mi appare sempre più chiaro perché purtroppo uno dei limiti del nostro amato alcool è di fare la bua al cervello, se si esagera.
Mi tornano in mente vecchi studi universitari in cui si asseriva, senza incertezza, che l’abuso di alcool è il primo fattore di rischio per Alzheimer e Demenza Senile. E l’età, onestamente, c’è.
Allora, più che attenzionare la voglia di stupire, di scioccare, di essere protagonista, rileggo tutte le sue ultime sparate alla luce della salute mentale.
Devo dire che comunque, i commenti al suo post sono davvero esilaranti: moltissimi lo tranquillizzano dicendogli che i soldi del riscatto saranno sicuramente meno di quelli di cui si sarebbe appropriata la Lega (49 milioni) altri invece sottolineano che la cifra del riscatto sarà sicuramente inferiore a quanto prende il giornale Libero dai finanziamenti pubblici (5,4 milioni l’anno).
E poi c’è quello di Burocrate: “Secondo me ormai guardi le cose che fanno più incazzare sul web e ci fai un tweet, divertendoti nel vedere la polemica che scateni. Così, per passare il tempo”. E già, per ingannare il tempo, come un anziano malaticcio non proprio lucido ed equilibrato.
Ma la cosa che colpisce sono le cattiverie, le offese, le ingiurie, gli insulti che riceve a 360°. I frequentatori del web hanno creato un termine per descrivere la valanga di offese che si possono ricevere su un post: si chiama shitstorm e siccome sono ignorante in fatto di terminologia giovanile da social, mi sono documentato ed ho scoperto che shitstorm significa tempesta di escrementi.
Cioè lo hanno sepolto sotto una valanga di mer…
Che poi è quello che si merita, avrebbe detto lui riferendosi ai meridionali…
(“Datevi una regolata o farete una brutta fine, per altro meritata”)
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