19 aprile 1920. Una data come tante, per molti. Una data importante per i tifosi rosanero che hanno amato e che continuano ad amare quello che da sempre è considerato il Presidente o meglio ancora il Presidentissimo. Sì con la P maiuscola. Ovviamente il Presidentissimo ha un nome e un cognome, ovvero Renzo Barbera e ieri, 19 aprile 2020 avrebbe compiuto 100 anni. Un occasione che due brillanti penne del giornalismo palermitano, Giuseppe Bagnati e Vincenzo Prestigiacomo hanno voluto celebrare con un libro dal titolo “Barbera, romanzo di un presidente” edito da Nuova Ipsa e già disponibile in alcune edicole e librerie del capoluogo. Certo Bagnati e Prestigiacomo avevano immaginato una presentazione “vera” per la loro creatura, ma purtroppo l’emergenza coronavirus ha impedito che avvenisse. Ma la presentazione è rimandata ci si augura solamente di qualche mese. Il libro nasce da una richiesta di un altro grande personaggio della nostra Palermo scomparso troppo presto, ovvero Ferruccio Barbera, figlio di Renzo che dopo la morte del padre chiese a Bagnati e Prestigiacomo di scrivere un libro su di lui. Quel libro oggi ha visto la luce ma purtroppo il grande “Ferro” non lo potrà mai leggere ed anche per questo che a lui è dedicato: “A Ferruccio che voleva tanto questo libro”.

Abbiamo detto che il libro celebra il centenario della nascita di Renzo Barbera ma tra qualche giorno cadranno anche altre due ricorrenze. Il 4 maggio il cinquantenario della presidenza del Palermo, durata appunto dal 4 maggio del 1970 al 7 marzo 1980, mentre il 20 maggio saranno diciotto gli anni da quando il Presidentissimo ci ha lasciati.

“Quando è morto Renzo Barbera – scrive sul suo profilo facebook Giuseppe Bagnati – suo figlio Ferruccio chiese a me e a Vincenzo Prestigiacomo di scrivere un libro su suo padre. Io e Ferruccio ci eravamo conosciuti in prima elementare, nacque un’amicizia che è durata sempre. “Giuseppe, tu hai seguito da vicino i dieci anni di presidenza di papà, li racconterai benissimo” mi disse Ferruccio. Io non soltanto avevo seguito per il Giornale di Sicilia i momenti più importanti della sua presidenza (promozione in A del 1972, le due finali di coppa Italia del 74 e del 79), ma lo avevo intervistato più volte, ero stato accanto a lui in circostanze particolari di quei dieci anni. Prestigiacomo, legato a Barbera da un’amicizia trentennale, aveva raccolto in vari incontri i racconti di Renzo, riguardanti la sua vita: dall’infanzia all’esperienza come imprenditore e poi come uomo di calcio. Vincenzo prendeva appunti e non avrebbe mai immaginato un giorno di utilizzarli per un libro, in cui troverete la vita di Renzo raccontata da lui stesso. Quasi un’autobiografia. Io ho ricostruito le dieci stagioni di Barbera attraverso il racconto dei protagonisti. Senza dimenticare il suo primo amore calcistico, la Juventina, e la polisportiva Palermo, anche queste raccontate da chi c’era. La morte di Ferruccio ha bloccato quel progetto che oggi riprendiamo in occasione del centenario della nascita di Renzo (19 aprile 1920) e del cinquantenario della presidenza (4 maggio 1970). Abbiamo dedicato questo libro a Ferruccio, che ci manca tanto”.

Eh si Ferruccio ci manca tanto ma tanto, tantissimo al calcio mancano i Renzo Barbera. Presidenti ma soprattutto Signori, quelli di cui il gioco più bello del mondo oggi avrebbe bisogno per tornare ad essere uno sport.

Intanto godiamoci il libro di Bagnati e Prestigiacomo che speriamo possano leggere anche i più giovani per capire chi era Renzo Barbera.

Un grande Presidente, un ottimo imprenditore ma soprattutto un uomo di una cortesia e gentilezza che si manifestava nei grandi come nei piccoli gesti.

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