L’appello, le restrizioni, dovevano essere abbastanza chiare per tutti. Si temeva la pasquettta ed invece hanno giocato d’anticipo e spostato al giorno di Pasqua la tradizionale grigliata, l’irrinunciabile ”arrustuta.”

Succede in alcuni quartieri di Palermo (Sperone e Brancaccio, ndr), dove, incuranti di tutte le regole, le norme ed i divieti nazionali e regionali, oltre al buon senso per evitare il contagio, ci si è radunati in tanti trasgredendo tutte le norme possibili e immaginabili. Ma proprio tutte. E non lo fanno nemmeno di nascosto. C’è anche l’ardire di riprendersi fieramente e postare sui social. ‘‘Questa è la vitamina contro il virus” urla un protagonista in un video da poco divenuto virale sul web.

Tanta sicurezza nelle parole che si ascoltano. Forse (vogliamo noi tutti sperare) è solo un modo per esorcizzare la paura, per non dare confidenza al virus e sentirsi superiori a questa pandemia che, al contrario di questi pochi incivili, tanti palermitani stanno rispettando. Oppure è soltanto un volersi sentire superiori, più scaltri: vecchio problema di questa nostra splendida città (lo sosteneva Goethe durante il suo Grand tour in Sicilia, non è un mio spirito patriottico) vandalizzata proprio da questo bruttissimo aspetto palermitano: la mancanza di rispetto per gli altri. Ed è un peccato che stasera su tutti i network – perché accadrà questo – nazionali, Palermo sarà vista così.
Perché in questi video si respira unicamente mancanza di rispetto: verso chi lotta, chi è appeso ad un filo, chi è morto o sta per dire addio alla vita senza neanche il conforto dei familiari, verso chi lavora 16 ore al giorno andando oltre le proprie forze.

Diverse e tempestive sono state le denunce del vicinato, in seguito al quale sono intervenute le forze dell’ordine con polizia e guardia di finanza sul posto e con un elicottero della Questura che ha subito avvertito i festaioli di abbandonare i tetti e tornare alle loro abitazioni. Il primo cittadino non le ha mandate a dire e ha definito i personaggi di questo atto anarchico ‘‘incoscienti criminali.”

Come da perfetto epilogo di una storia aberrante, quando nel quartiere si sono udite le sirene, i tetti sono stati abbandonati precipitosamente dai diversi nuclei familiari. Adesso sono in corso le indagini per identificare i soggetti protagonisti, i quali hanno perfino postato sui social le loro bravate.

1 commento

  1. vorrei dire a questo signore a Brancaccio non abitano solo persone incivile anche nelle parti di Palermo BENE abitano persone come quelli che si vedono nel filmato per come dice il signore del filmato che ha una pensione di 1600 euro come abita nelle case del’istituto case popolari

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