A tutto c’è un limite. Ma sembra che a Palermo qualcuno non ne conosca. Del resto la storia di questi ultimi anni dovrebbe averci insegnato qualcosa. Ed invece no. Non ci sono stati limiti a quello che i tifosi sono stati disposti a subire, alle nefandezze che si sono accollati senza protestare.
Nessuno fiatava…Zamparini era intoccabile.
“Non lo dobbiamo criticare, perchè se Zamparini molla, il Palermo fallisce”. Me lo hanno sputato in faccia centinaia di volte quando, forse con un pizzico di intuito in più (perdonate la presunzione), avevo intravisto nel periodo d’oro i segnali di quello che poteva essere e poi è tragicamente stato. Ed oggi, non voglio dire “io ve lo avevo detto…”. Acqua passata.
Però non posso leggere certi commenti dove qualcuno rimpiange Zamparini. Mi viene la nausea, mi viene da vomitare e… lo faccio sulla tastiera.

Capisco che la gente è preoccupata, direi anche terrorizzata; capisco che accusa Pergolizzi di essere inadeguato alle ambizioni ed all’organico che ha a disposizione; capisco che anche il presidente Mirri possa essere accusato di immobilismo perchè non esonera il tecnico. Capisco tutto, anche se tutto non condivido. Ma arrivare a rimpiangere Zamparini mi ricorda quel paradosso del marito che se lo taglia per fare un dispetto alla moglie. Cioè una forma di autolesionismo irrazionale.
Distruggete Pergolizzi; attaccate Mirri; sbeffeggiate Di Piazza; infangate Sagramola ma non assolvete Zamparini. Perchè rimpiangerlo è come assolverlo.
Ma Palermo non conosce limiti e gli attacchi subiti da Pergolizzi (e ultimamente anche da Mirri) non si sono registrati nemmeno con il teatrino umiliante e farsesco degli inglesi- Facile – De Angeli-Tuttolopec. Una rivolta popolare di dimensioni enormi, a volte anche esagerate; roba mai vista in passato. Palermo non ha limiti, nemmeno alla sua dignità calpestata e umiliata. Dimentica in fretta le migliaia di malefatte subite, le prese per i fondelli, le bugie, gli inganni ed è pronta a rispolverare la memoria del carnefice pur di crocifiggere Pergolizzi-Mirri-Di Piazza-Sagramola-Castagnini fino ad arrivare all’amico Pasquale del magazzino. Rimpiangerlo è come assolverlo e la storia invece lo ha condannato… e per il momento solo la storia. Poi vedremo…
Rimpiangere Zamparini significa rimpiangere gli inglesi, rimpiangere Lucchesi, Tuttolopec etc,etc. E’ davvero così o è la preoccupazione che fa dire sciocchezze?
Alla fine della giostra, Zamparini è stato il peggiore presidente del Palermo che ha avuto i migliori risultati della storia rosanero. Questo resterà nella storia, il resto sono chiacchiere da bar.

La situazione è delicata. La squadra non convince più ed è tallonata da un temibile Savoia. Alcune scelte tecniche sono discutibili e la società DEVE intervenire necessariamente. Viviamo in un momento di stallo che è pericoloso. Ogni partita arriva sperando che possa cambiare qualcosa ma non cambia nulla. Ed invece bisogna assolutamente cambiare qualcosa e questo deve essere un compito della nuova società: allenatore, giocatori, schemi, atteggiamento, sta ai dirigenti rosanero trovare una soluzione a questo pericoloso momento di quasi rassegnazione e di sfiducia.
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2 Commenti

  1. Sig Cangemi ogni proprio parere e sacrosanto ma può non essere condiviso da tutti vero che gli ultimi anni di Zamparini sono stati snervanti e umilianti ma non scordiamoci che i primi novant’anni prima non è che siano stati sfavillanti poche soddisfazioni è tanta tanta sofferenza quindi senza tagliarmelo le dico che sarò sempre grato a Zamparini per quei dieci anni di gioie che credo irripetibili .in quanto a questo Palermo avete sollevato perplessità molto in ritardo non so perché forse impegnati a genuflessi alla società dovevate muovervi molto prima perché vedere questa squadra giocare è una pena grazie è buongiorno

  2. Tieniti pure i 10 anni di zamparini, io mi tengo i restanti 90 di gioie e dolori e per tutta la vita mi tengo il pensiero di Carlo Cangemi…quello che ho passato con il friuliano pergolizzi ci fa un baffo…

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