Palermo

Le accuse dei pm nisseni: così l’ex patron evitò l’arresto
L’inchiesta di Caltanissetta sul fallimento negato dai giudici di Palermo

Sul Giornale di Sicilia, alcune intercettazioni che secondo la Procura di Caltanissetta spiegherebbero come il patron rosanero riuscì ad evitare gli arresti domiciliari. Il coinvolgimento del giudice Anfuso, all’epoca Gip che si pronunciò sulla richiesta della Procura. Oggi verrà interrogato a Caltanissetta, Antonia Leone.

Riccardo Arena scrive che la Procura nissena ne chiede la sospensione dell’incarico, “poiché Anfuso, che stava decidendo se arrestare o meno Maurizio Zamaprini, avrebbe indebitamente informato Sidoti di quel che andava facendo gettando indirettamente e involontariamente le premesse per fal saltare la misura cautelare”

Secondo la ricostruzione dei pm di Caltanissetta, Sidoti informa Giammarva che vola a Milano per incontrare Zamparini. Il giorno dopo il patron rosanero si dimette da tutte le cariche evitando in tal modo gli arresti domiciliari.

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